NOTE TRASGRESSIVE

NOTE TRASGRESSIVE
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Da un panorama cinematografico vivace e di qualità come è quello messicano (molto rappresentato nel MFF 2014) arrivano film di ogni genere, non solo impegnati socialmente, ma anche più accessibili e diretti come Somos Mari Pepa di Samuel Kishi Leopo, classe ’84. 

 

Quattro sedicenni con la passione per la musica, ma anche per l’altro sesso, vogliono divertirsi durante l’estate: cercano i primi approcci con le ragazze e compongono musica per il loro gruppo punk dal nome che vuol essere trasgressivo e allusivo: Mari Pepa, ode alla marjuana e all’organo riproduttivo femminile. Un film adolescenziale che è anche un romanzo di formazione: Alex, il protagonista, vive da solo con la nonna, in una convivenza taciturna, fatta di echi di musiche diverse e lontane. In questa lunga estate dovrà imparare ad affrontare il distacco, la privazione, tappa ineludibile per entrare nella vita adulta.

Un film apparentemente leggero, che è ricco però di rimandi e allusioni a una realtà complessa come quella messicana: la droga, la malavita, la crescente americanizzazione dei consumi, fanno da sfondo silenzioso all’intrecciarsi delle storie dei quattro amici e arricchiscono il film di tanti sottotesti silenziosi, che si dischiudono allo spettatore pronto a decifrarli.

Al ritmo dell’oscena Natasha dei Mari Pepa e delle battute brillanti e ricche di slang, che forse perdono forza nella traduzione, si dipana una storia che appartiene un po’ a tutti, omaggio del regista alla nonna e alle sue velleità di musicista rock.

 

Concorso lungometraggi

Somos Mari Pepa, ven. 5, ore 20.30, teatro Strehler; mar. 9, ore 22.30, Teatro dell'Arte; gio. 11, ore 15, Spazio Oberdan

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