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GUERRE SENZ’ARMI
di Paolo Ottomano

Girando per Parigi con una piccola videocamera, molto prima delle stragi a Charlie Hebdo e al Bataclan, la filmmaker Carmit Harash racconta la sua visione della guerra attraverso le testimonianze dirette della gente comune

Dov'è la guerra, in questo film? Non c'è, almeno per come siamo abituati a sentirla raccontare anche dai migliori reportage in televisione o sui giornali. Non ci sono conflitti armati né ostaggi, non c'è un cielo terso, improvvisamente macchiato da una nuvola bianca di fosforo. La guerra che la regista israeliana Carmit Harash racconta è tutt'altro che lontano da noi: è quella condizione che si può trovare nella periferia di una grande città come Parigi e che è facile non vedere per inerzia o per indifferenza.

Nonostante Harash abbia vissuto e raccontato il conflitto più "mainstream" che consuma il suo Paese, si dimostra abile a inquadrare le battaglie quotidiane e imprevedibili dei suoi nuovi concittadini, togliendo sonoro e colore dove i contrasti sociali si fanno più aspri. Narra le difficoltà che hanno gli stranieri di ogni colore, anche le seconde e forse le terze generazioni, a integrarsi e le ipocrisie di chi vorrebbe avvicinarsi al diverso ma è capace solo di disegnare confini rigidi e invalicabili. Tra le immagini più eloquenti, quella del parrucchiere specializzato in "capelli ricci/crespi", che in realtà non fa altro che stirarli e appiattirli.

«Anche questa è guerra» afferma la regista, una guerra più subdola di come la immaginiamo, perché mostra il vero volto del colonialismo che non si è mai estinto. Gli immigrati svolgono sempre le professioni più ingrate, rifiutate dai francesi. Questa apparente generalizzazione è di certo un quadro molto realistico. Il racconto inizia e finisce catturando quello che si vede attraverso e contemporaneamente di riflesso in una vetrina: il contrasto tra il benessere di qualcuno, fondato sul malessere di un altro. Forse è questo il motivo per cui la povertà lontana migliaia di chilometri è più accettabile di quella che convive nella nostra città occidentale.

Où est la guerre di Carmit Harash, Donne raccontano, sab 19 alle ore 18:30, Spazio Oberdan.