IL SEGRETO DI UN EVENTO

IL SEGRETO DI UN EVENTO
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Emma Mattei è appena arrivata al MFF nella duplice veste di giurato della sezione lungometraggi e tutor del workshop del MFF, OFFSIDE – Make a secret event. Ha raccontato al Daily MFN l’organizzazione dell’evento e la sua idea del fare cinema

 

Emma Mattei è la co-fondatrice di Kinematik Short Film Festival di Malta, che ospita proiezioni in luoghi inusuali, oltre ad essere fondatrice del Uncommon guidebook project e programmatrice per Future Shorts, festival che vede la partecipazione di oltre 300 città e 90 paesi. Al momento sta seguendo la produzione di cortometraggi per La Valletta candidata capitale europea della cultura nel 2018. È una donna estremamente versatile e si percepisce subito quanto sia abituata a realizzare i propri progetti con ciò che ha a disposizione. «Le condizioni ideali sono qui e adesso. Se vuoi fare qualcosa, comincia a lavorarci subito, con quello che hai. Le persone non sono più interessate a comprare un brand – mi ha detto un’amica che lavora nel marketing – loro comprano per essere dentro il brand. Ciò significa che l’importante è coinvolgerle nei tuoi progetti, che sia un evento segreto, un festival o un film.».

 

Emma, sei una produttrice e organizzatrice di festival e hai vissuto un po’ in tutta Europa, quale credi sia il posto più fertile per il cinema oggi?

Ci sono molti fondi a disposizione nelle “grandi cinque”: Italia, Francia, Germania, UK e anche Spagna, ma questo crea una grossa competizione tra filmmakers. Certe volte è meglio provenire da realtà che non hanno una così consolidata cultura cinematografica, in modo tale da avere un impatto molto più grande sull’ambiente locale. Non esiste un posto migliore per produrre, tutto dipende da quanto determinato sei nel volere fare il tuo film.

 

Sei una dei tre giurati del MFF. Hai dei criteri di riferimento con cui giudicare i film?

Userò lo stesso criterio che uso nel fare la programmazione di Kinemastik Festival a Malta: l’istinto. Non ho letto nulla prima di vedere i film perché non volevo essere influenzata. Vengo dalla “cultura del cortometraggio”, per cui sono molto interessata a nuove voci e film prodotti a basso costo. Non importa se ci sono imperfezioni, ciò che conta è il potere comunicativo del film.

 

Quali sono gli elementi a favore e quelli di maggiore difficoltà nell’organizzazione di un evento segreto come una proiezione?

Avere un rapporto con il pubblico, costruire una relazione significa anche sapere come convincere qualcuno a partecipare. Devi fare in modo che le persone si fidino di te, devi creare delle aspettative che sarai in grado di esaudire. È importante ci sia qualcosa che mantenga il pubblico curioso e attento. L’evento segreto va vissuto come un’avventura esclusiva!

 

Perché avete deciso di rivelare il titolo del film piuttosto che la location?

Io non avrei voluto rivelare nessuno dei due fino all’ultimo momento. Non riveleremo la location fino a stasera, ma posso dirti che sarà davvero un evento speciale, quasi teatrale! Il film è ambientato a Milano negli anni ’60, atmosfera che abbiamo ricreato anche nel luogo della proiezione: luci, costumi, ambiente, persino il volantino dell’invito richiama quel periodo. Saranno presenti il regista Alberto Saibene e alcuni dei protagonisti del film che interagiranno con il pubblico, un dj set e delle truccatrici che ricreeranno trucco e parrucco anche sul pubblico.

 

Avete intenzione di ripetere la proiezione a sorpresa anche il prossimo anno?

Certo, soprattutto perché lo sforzo maggiore sta nel cominciare, il secondo anno sarà più facile e potremmo organizzare un evento anche più importante. Una volta iniziato a costruire una rete di conoscenze, l’importante è continuare ad investire per meritarsi la fiducia delle persone, continuando a coinvolgerle nel tempo. Tutto sta nel cominciare.

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