LE MANI SULLA CITTÀ

LE MANI SULLA CITTÀ
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Michael MacGarry, eclettico e prolifico filmmaker sudafricano, ci racconta il suo corto Excuse Me While I Disappear, sulla giornata tipo di un uomo delle pulizie che si occupa delle strade nei pressi di Luanda

 

Il sudafricano Michael MacGarry è un filmaker eclettico e iperattivo che nel suo lavoro si è sempre interessato alle ramificazioni dell'imperialismo nel continente africano. Autore di cinque cortometraggi, numerose istallazioni nei musei di tutto il mondo e spot pubblicitari, ci parla di Excuse Me While I Disappear in concorso al FCAAAL nella sezione Cortometraggi africani e della sempre più vasta presenza economica cinese in Angola. Il film racconta la giornata tipo di un addetto alle pulizie in una città costruita vicino Luanda da una società finanziaria hongkonghese. Un giorno, l’uomo decide di entrare in uno di quegli enormi palazzi deserti e scoprire cosa si nasconde al suo interno.

 

Come mostra il suo cortometraggio, non solo i paesi europei ma anche quelli asiatici oggi sono presenti sul territorio africano. Quando e perché ha deciso di realizzare questo film?

Nel 2009 ho prodotto una monografia fotografica intitolata The Republic of Luanda e ho effettuato dei sopralluoghi e ricerche approfondite nella città. Il progetto Kilamba Kiaxi era appena cominciato e io rimasi meravigliato dalla sua portata, oltre 750 edifici. Così, una volta completato, ho deciso di tornarci per realizzare un corto. Ho scoperto un agglomerato urbano di 500.000 persone fuori da Luanda. L'Angola è un paese in cui è difficile fare riprese, quindi ho prima di tutto utilizzando Google Earth per avere un'idea chiara del progetto, così come i social media, per valutare sentimenti e pensieri della popolazione residente in questa nuova città.  

 

Quanto tempo ha richiesto la produzione del film? 

Ho lavorato nella città per tre settimane, semplicemente esplorandone le strade con o senza l'attore e girando le scene. Ho anche parlato con molte persone, tra le quali agenti di polizia, operai del cantiere cinese, l'attore stesso. E' stato un processo utile e memorabile che ora sto sviluppando in un'altra pubblicazione monografica di fotografie.

 

L'interprete protagonista è un attore? Come ha lavorato con lui? Che cosa gli ha chiesto esattamente prima di cominciare le riprese?

Vincente Bravo è un modello part-time senza alcuna esperienza recitativa e ha appena 21 anni. Abbiamo parlato molto su ciò che Kilamba significa per lui (ha un appartamento lì) e su cosa in generale significa la presenza cinese in Angola. Collaborare con lui non è  stato difficile, ha capito subito, esattamente, ciò che volevo abbiamo lavorato insieme per ottenerlo.

 

Secondo le sue ricerche, qual è la situazione abitativa delle città in Angola?

A causa di 30 anni di guerra civile c'è una radicale penuria di abitazioni adeguate in Luanda. Non posso parlare per il resto dell'Angola ma ho l'impressione che in generale manchino molte cose in tutto il paese. Inoltre, Luanda è tra le città più costose al mondo a causa della percentuale di PIL proveniente dall'estrazione di petrolio greggio.

 

Come la sua esperienza nelle arti visive e nel disegno grafico influenza le sue scelte cinematografiche?

Credo che qualsiasi forma di creatività sia importante e utile ma ciò che conta davvero è l'impegno che metti in quello che fai. Di conseguenza il disegno grafico, l'arte visuale e il cinema sono parte delle modalità con cui sono in grado di esprimermi. Mi dedico ad attività il più possibile nuove, per imparare costantemente.

 

Che cosa pensa del futuro degli artisti visivi? Come le tecnologie digitali possono influenzare il lavoro?

Fare film oggi è più semplice e accessibile di quanto non sia mai stato prima in quanto quasi tutti hanno a disposizione mezzi per la registrazione audiovisiva. E' meraviglioso vedere più e più modi di espressione e di accesso a strumenti creativi. I bambini di oggi nel prossimo futuro faranno i film che adesso io non potrei fare.

 

Excuse Me While I Disappear di Michael MacGarry, Concorso Cortometraggi africani, mer 7, ore 17.00, Auditorium San Fedele

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