LEGAMI DI FAMIGLIA

LEGAMI DI FAMIGLIA
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Le Repas Dominical di Céline Devaux si aggiudica il premio come Miglior Cortometraggio al MFF2015

 

Con Le Repas Dominical, Céline Devaux gioca la carta del pranzo in famiglia per raccontare i legami e le maschere che ogni persona intrattiene con l’altra.

Devaux ci racconta la storia di Jean e della sua, in realtà normalissima, famiglia. Attraverso le illustrazioni della regista, la voce fuori campo di Vincent Macaigne e le musiche di Flavien Berger, il cortometraggio fa entrare lo spettatore nella più profonda intimità della famiglia del protagonista, composta da: mamma, papà, due zie, una nonna. Il giovane Jean, omosessuale dichiarato, ci fa subito notare come il suo orientamento sessuale sia in parte ignorato dai famigliari. La mamma non chiede al figlio se ha un fidanzato ma un “amico”, soffermandosi poi sulle proprie esperienze saffiche di gioventù e di quanto fosse mantide religiosa con i maschi. Colta poi da una lieve nostalgia del passato, beve vino. Le zie, dipinte come le tipiche zitelle inacidite e pettegole, fanno palesi domande “scomode” a Jean, e sono profondamente odiate dal padre del ragazzo. Bevono pure loro.

La nonna invece parla poco, si limita a ricordare qualche frammento dei tempi che furono, e anche lei si dedica al vino. Il padre risulta un uomo inetto che non riesce a dimostrare il giusto affetto verso il figlio, usando poi il vino come scusa per poter riuscire almeno a proferire qualche parola. Infine Jean, che beve pure lui per affrontare il tanto temuto pranzo della domenica. Fino a quando, una volta finito il tour de force parentale (più che gastronomico, gastrico), non gli viene chiesto se la domenica successiva tornerà per un altro pranzo in famiglia. Un circolo vizioso che in realtà riassume la quotidianità di tutti.

Céline Devaux ha realizzato, attraverso l’uso di immagini animate, una profonda riflessione sulle relazioni umane di ambiente domestico, partendo dall’omosessualità di Jean per arrivare in realtà a radiografare i legami famigliari in una qualunque domenica passata con i parenti, dove il vino è il collante principale di tutti i rapporti e delle discussioni.

Alla fine, capiamo che la famiglia di Jean non è poi così diversa dalle altre. Quello che per il ragazzo può sembrare realtà unica, impossibile, imbarazzante, insopportabile, non lo è solo per lui. Tutti abbiamo parenti serpenti o vissuto situazioni analoghe al protagonista. L’invito a pranzo per domenica prossima è sottinteso, Jean ci sarà perché, nonostante le mille seccature, le domande inopportune, le divagazioni scomode, il bene verso i suoi parenti è sempre rimasto tale.

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