IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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Yulia Matsiy, regista di Invano mi odiano,  racconta il suo documentario:«Essere cristiani e gay non è una contraddizione»

Se fossimo state in Russia io e Yulia Matsiy, moscovita che vive da sette anni a Milano, ci saremmo incontrate nella cucina di casa sua, davanti a una tazza di tè. Ma ci troviamo in Italia e così ci diamo appuntamento in un caffè per parlare del suo primo film Invano mi odiano, uno spaccato della Russia oggi, a partire dalla comunità cristiana LGBT messa all’angolo dalla crescente omofobia. 

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LES CHANTS DES ONDES <br> di Caroline Martel

LES CHANTS DES ONDES
di Caroline Martel

2012, '96, Canada
Concorso Doc, Sabato 21, ore 18.00, Eurolab

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TEST di Chris Mason Johnson

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con Scott Marlowe, Matthew Risch, Kristoffer Cusick, Kevin Clarke, 2013, 89’, USA

Concorso, Sabato 21, ore 19, Scatola Magica

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NERO SU BIANCO <br> 3 DOMANDE A GIOVANNI CODA

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Fotografo e regista, il cagliaritano Giovanni Coda con Il rosa nudo riapre un capitolo oscuro del XX secolo che, a partire dall'autobiografia di Pierre Seel, deportato nel campo di concentramento di Schirmeck nel 1941, racconta la persecuzione nazista contro gli omosessuali. Una narrazione potente e cruda sostenuta da efficaci materiali audio di repertorio.

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