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UN FESTIVAL APERTO AL MONDO
di Francesco Emmola

Si è tenuta, a Palazzo Marino, la conferenza stampa di presentazione del 29° Festival Mix Milano, evento dedicato al Cinema Gaylesbico e alla Queer Culture

La cornice istituzionale è perfetta per testimoniare sin da subito la volontà politica del Comune di dar forza a un progetto che è insieme culturale e politico. L'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino sottolinea l'apertura internazionale del Festival, cosa di cui andare orgogliosi e da tutelare. Affrontare il tema dei diritti partendo dalla cultura è fondamentale, aggiunge, per «imprimere un'accelerazione nella lotta di contrasto all'omofobia e riconoscere la dignità della persona». Anche l'assessore alla cultura Filippo Del Corno mira al cuore politico della questione, se la prende con il ritiro di alcuni testi per l'infanzia definiti pro gender dalle biblioteche di Venezia e sottolinea come, a differenza delle passate amministrazioni, ora il Comune consideri il festival una ricchezza per la città e metta a disposizione mezzi finanziari e strumenti complementari per garantirne una perfetta riuscita del festival al Teatro Strehler, un luogo, nelle parole del direttore Sergio Escobar, «da sempre legato al dialogo e alla valorizzazione della cultura delle differenze». Giampaolo Marzi, direttore e ideatore del Festival Mix, non ha invece nascosto le difficoltà e ha sostenuto la necessità di tenere alta la guardia e di mobilitarsi intorno alle tematiche legate all'omofobia, all'interno di un quadro politico contraddistinto da tensioni e grandi schieramenti demagogici. Proprio per questa ragione assume un significato speciale il successo della campagna di crowdfunding che coinvolgendo un'ampia base di cittadini ha reso possibile - insieme al contributo di 20.000 euro dell'amministrazione comunale, alla collaborazione del Milano Film Network e all'ospitalità del Teatro Strehler - la realizzazione del festival.