CUCIRE I PROPRI SOGNI

CUCIRE I PROPRI SOGNI
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Presentato in anteprima italiana nella sezione dedicata ai documentari “Le donne raccontano”, Bintou, terza opera della regista tedesca Simone Catharina Gaul, è la testimonianza della forza dei  sogni, ai quali ci aggrappiamo con tenacia per superare le difficoltà

 

L’incontro fra la regista e Bintou è avvenuto per caso, mentre stava svolgendo una ricerca in Burkina Faso sul rapporto che lega l’Europa e l’Africa. Il documentario si muove fra le strade sterrate di Ouaga per condurci dentro l’abitazione di Bintou, alternando l’uso di due telecamere diverse in modo da rendere visibile il contrasto fra la dimensione sognante della giovane ragazza madre e la dura realtà con la quale si confronta ogni giorno.
Bintou sogna di diventare famosa, vuole che la gente la conosca. Desidera essere qualcuno, seguendo l’esempio dello stilista che ha lanciato l’abbigliamento africano, Pathé’o. Per realizzare questo sogno vuole andare a studiare in Europa, aprire uno studio e non lavorare più, ma insegnare agli altri il mestiere.
Ma Bintou, nonostante la sua giovane età, ha anche una figlia di sette anni, Christiane, nata da un incidente adolescenziale e considerata dalla comunità una disgrazia, affidata alle cure di  un’associazione che aiuta le famiglie in difficoltà. La Casa dei bambini però non può continuare ad occuparsi della figlia di Bintou, considerata ora sufficientemente in grado di occuparsi di Christiane. La madre spera per la figlia un’infanzia diversa dalla propria, non vuole che Christiane smetta di andare a scuola come ha fatto lei in passato, obbligata dalla zia ad imparare a fare vestiti.
Il documentario racconta la storia della giovane madre che affronta la vita con coraggio e determinazione, da sola, nel tentativo di dare alla figlia un’educazione migliore di quella che lei stessa ha ricevuto.
Una continua lotta per far fronte alle proprie responsabilità di madre, senza mai dimenticare il proprio sogno di far carriera.
Parlando di Bintou, la regista racconta la società del Burkina Faso, la difficoltà di crescere un figlio che il padre non riconosce come proprio, la negazione dell’adolescenza per fare fronte a responsabilità più adatte ad un adulto. La volontà di continuare con tenacia nella ricerca dei propri obiettivi, lasciandosi alle spalle il passato, provando a dimenticare ciò che non si può dimenticare.
Ma Bintou è anche un film sull’attesa dell’amore, sui sogni adolescenziali che la protagonista cova, sulla voglia di vivere la vita che anima una ragazza come tante.

 

Bintou, di Simone Catharina Gaul, Concorso Le donne raccontano, mar 24, ore 22:00, Cinema Beltrade

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