PROFONDO ROSSOBLU

PROFONDO ROSSOBLU
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Una delle opere più disturbanti e destabilizzanti della sezione Fuori formato: Blue and Red di Zhou Tao, oggi allo Spazio Oberdan. Un film sperimentale nato durante le manifestazioni di Bangkok 2014

 

Blue and Red è un video del regista cinese Zhou Tao (Changsha, 1976), vincitore del HNF/BACC Award for Contemporary Asian Art 2015. Zhou Tao ha studiato pittura a olio alla Guangzhou Academy of Art e nei 12 anni successivi ha lavorato principalmente con il video.

 

Il film è stato realizzato nel 2014, durante il soggiorno dell’autore a Bangkok, mentre erano in atto le manifestazioni pro/contro governo che portarono a un tentativo di colpo di stato. Come in un documentario è descritta l'atmosfera della guerra civile, ma il taglio è soggettivo e poetico.

 

Blue and Red riunisce materiali filmati a Bangkok e Guangzhou, città dove il regista risiede, in un modo che non consente allo spettatore di riconoscere quale dei due luoghi si stia guardando. Non ci sono protagonisti, non ci sono dialoghi e nemmeno una voce fuori campo, la colonna sonora riprende una canzone popolare thailandense che parla di comunisti nascosti nelle montagne che sentono vivamente la mancanza delle famiglie.

 

Zhou Tao fa uso di lunghe riprese su individui che potrebbero anche non essere consapevoli di essere filmati, trasforma lo spazio in una scena teatrale dove eventi non costretti all’interno di sistemi regolati dalle leggi della narrazione tradizionale si susseguono. Il titolo si potrebbe riferire alle misteriose luci blu che si vedono in vari luoghi e probabilmente all'individuo intriso di sangue che appare verso la fine. Blu e rosso sono anche i colori della bandiera thailandese, o forse il richiamo è alle magliette dei manifestanti delle rivolte d'autunno? Blue and Red è un esempio del lavoro di un artista che opera in esterni, in spazi pubblici, posizionandosi in modo da poter osservare le azioni dell’umanità che lo circonda con uno stile che ha più di un debito nei confronti del documentario classico. Al termine della lunga sequenza iniziale, di colpo, la camera si orienta verso il basso ed è uno dei passaggi chiave della “scrittura” che l’autore realizza attraverso i movimenti di macchina. L’aspirazione ultima di Zhou Tao è la descrizione di un evento imprevedibile che egli stesso definisce “evento immagine in movimento”. Il raggio blu che illumina l’azione e che sembra provenire da un altrove non identificato trasforma allora la superficie della Terra in una sorta di epidermide posizionata sotto la lente di un microscopio. E mentre il tempo scorre, nello spettatore, alla visione si somma una sensazione che si potrebbe definire tattile: la realtà non è più solo osservata, ma vissuta. 

 

Blue and Red di Zhou Tao, Fuori formato – Spazi contesi,  ore 17.00, Spazio Oberdan (prima di Blue and Red vengono proiettati i cortometraggi, della stessa sezione: Mindfulness di Poka-Yio e Prospector Prospector di Talena Sanders)

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