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MARGHERITA BUY VISTA DA MARIANNA TOMASELLI
di Paolo Ottomano

La designer e illustratrice Marianna Tomaselli regala al nostro Daily Milano Film Network una tavola magnifica sulle molteplici identità “narrative” di Margherita Buy, ospite d’onore di Sguardi Altrove. Una visione unica e profonda del lavoro d’attrice

Il volto di un’attrice non rappresenta solo la sua personalità ma, in parte, evoca e porta su di sé quelle dei personaggi più memorabili che ha interpretato.

L’artista Marianna Tomaselli rappresenta quest’identità plurale nascondendo dettagli che più la renderebbero riconoscibile a prima vista: i lineamenti delicati, gli occhi chiari, lo sguardo luminoso di Margherita Buy. I soli capelli biondi ricorrono nelle cinque figure, unica traccia comune. Stessa persona, diverse identità. Come a dire, nella migliore tradizione attoriale, Buy riesce a dare nuovo volto, oltre al proprio, a ogni personaggio che interpreta.

«L’illustrazione inizia con il semplice “ritratto” dell’attrice da cui nascono mille altre “lei”» dice Tomaselli, che si è ispirata ai costumi e ai sentimenti evocati dai diversi personaggi. La scelta di non mostrare il volto, di lasciarlo solo intuire attraverso luci, ombre e diversa saturazione del colore è la chiave interpretativa della tavola. «Si tratta di un cinema fatto dalle donne e dedicato alle donne» continua l’artista, «e rappresenta la varietà di emozioni che è dentro ognuna di noi». Emozioni contrastanti rappresentate a spigoli ma con compostezza, sia nella tavola sia nei personaggi di Buy, da Controvento a Lo spazio bianco, fino a Mia madre. Donne spesso in bilico tra due mondi confinanti e in apparenza inconciliabili, dominati dall’incertezza e dall’attesa.

Personaggi complessi, resi veri e credibili dall’attrice, sempre capace di portare su di sé identità umane diverse e sfaccettate.

Per l’omaggio a Margherita Buy, che sarà ospite del festival Sguardi Altrove mercoledì 23 e giovedì 24, oggi viene proiettato Maledetto il giorno che t’ho incontrato di Carlo Verdone, dom 20 marzo, ore 16.30, Sala Gregorianum