IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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Articoli recenti

LUOGHI SOGNATI, LUOGHI SPERATI

LUOGHI SOGNATI, LUOGHI SPERATI

Il sentimento è il luogo e la sua ricerca. Sbirciando sulla pagina Facebook di Alessandra Pescetta salta all’occhio il suo ultimo post in cui cita Il libro della Via e della Virtù del saggio cinese Laozi. 

Alle 11.30 ho l’appuntamento telefonico per intervistare la regista di Ahlem - Dreams, tra i diciotto cortometraggi in concorso nella sezione Sguardi (S)confinati. Autrice eclettica, Alessadra definisce il suo, un lavoro artistico multi-disciplinare che passa attraverso la cinematografia, la videoarte, la fotografia, il videoclip, la pubblicità, la fotografia e il teatro.

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TRASPORTATA DALLA CORRENTE

TRASPORTATA DALLA CORRENTE

The Blue Wave, presentato in concorso nella sezione Nuovi Sguardi, è stato scritto e diretto a quattro mani dalle registe turche Zeynep Dadak e Merve Kayan, e mostra sullo schermo il coacervo di impressioni e sentimenti di fine adolescenza

L’ultimo anno di liceo spesso non è facile, né da vivere né da descrivere: i timori per la scelta dell’università, le amicizie storiche che rischiano di sciogliersi, l’abbandono del nido, dimostrare di essere maturi, gli amori e le cotte. Dalle vacanze estive alla primavera successiva, The blue wave è il racconto di un anno scolastico dal punto di vista di un gruppo di adolescenti turche. Ci si fa cullare dall’acqua nell’ultimo bagno estivo, e poi si torna a scuola. «Questo è un anno cruciale per te», continua a ripetere Firat, il consulente scolastico di cui la protagonista Deniz (Ayris Alptekin) si innamora.

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PRIGIONIERI DELLA TRADIZIONE

PRIGIONIERI DELLA TRADIZIONE

Abbiamo intervistato l'attrice Hiam Abbass, al focus Identità Multiformi, curato da Maurizio De Bonis e Sergio Di Giorgi, con il suo esordio alla regia, Héritage

Hajar studia a Haifa, dove convive con un ragazzo inglese. Tornata a casa per partecipare al matrimonio della cugina, dovrà affrontare i pregiudizi della sua famiglia, contraria a questa relazione.

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CUCIRE I PROPRI SOGNI

CUCIRE I PROPRI SOGNI

Presentato in anteprima italiana nella sezione dedicata ai documentari “Le donne raccontano”, Bintou, terza opera della regista tedesca Simone Catharina Gaul, è la testimonianza della forza dei  sogni, ai quali ci aggrappiamo con tenacia per superare le difficoltà

L’incontro fra la regista e Bintou è avvenuto per caso,  mentre  stava svolgendo una ricerca  in Burkina Faso sul rapporto che lega l’Europa e l’Africa. Il documentario si muove fra le strade sterrate di Ouaga per condurci dentro l’abitazione di Bintou, alternando l’uso di due telecamere diverse in modp da rendere visibile il contrasto fra la dimensione sognante della giovane ragazza madre e la dura realtà con la quale si confronta ogni giorno.

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BARBARA NAVA, ON THE ROAD SULLA FRONTIERA

BARBARA NAVA, ON THE ROAD SULLA FRONTIERA

A Taxi With A View è stato realizzato nelle strade d'Israele e Palestina. Incontriamo la regista a Milano che ci parla della sofferenza di un popolo diviso da muraglie di cemento

I paesaggi con montagne innevate, prati verdi, impronte di passi su un sentiero sono il simbolo di una libertà che ci stiamo togliendo piano piano. Barbara Nava porta sullo schermo uno spaccato poco conosciuto della società israelo palestinese, che vuole far riflettere sull'importanza di poter camminare liberamente come in montagna. 

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