LO SPAZIO DEL RACCONTO

LO SPAZIO DEL RACCONTO
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Il film collettivo Raccontare gli spazi, realizzato con la supervisione del regista Davide Ferrario, offre una serie di sguardi insoliti sugli intrecci tra arte, spazi espositivi e pubblico

 

Osservare e indagare i luoghi milanesi che accolgono l'arte è stato l'obiettivo del workshop Raccontare gli spazi - I luoghi dell'arte a Milano, organizzato da Invideo e Milano Film Network e coordinato dal regista Davide Ferrario. Da un viaggio negli ambienti che custodiscono dipinti, sculture o installazioni, è nato un film collettivo a episodi, una serie di sguardi originali sul rapporto tra l'arte, i suoi fruitori e il territorio.

 

Ogni racconto è ambientato in uno tra i più celebri spazi espositivi di Milano, dalla Fabbrica del Vapore al Padiglione d'Arte Contemporanea, dalla Fondazione Prada al Museo del '900, fino al Teatro continuo di Burri. Ogni autore cerca di suggerire come un luogo, un'opera d'arte e il suo pubblico possano interagire e come cambi il significato di quegli stessi spazi, secondo lo sguardo di chi li osserva. Possono essere irrequieti e onnivori, come nell'episodio Futurismi di Rosa Canosa. L'autrice si aggira per il Museo del Novecento, proponendo una riflessione sul movimento Futurista, tra la necessità di esprimersi e il desiderio di distruggere quegli stessi spazi che accolgono questa urgenza. 

Processo domestico di Gianmarco Berlese e Giulia Olivieri, invece, rivela uno sguardo più distaccato e sereno. Mette in scena un efficace contrasto tra spazi e tempi "parlati" e "guardati", invitando a trovare possibili corrispondenze anche dove sembrerebbero assenti.

 

In equilibrio tra caos e silenzio, luoghi chiusi e aperti, espressione di una forte identità e libera interpretazione dello spettatore, questo progetto visivo suggerisce che uno stesso spazio può farsi protagonista: attraversarlo non vuol dire soltanto arrivare da un punto a un altro, ma anche interpretare quel luogo ed esserne parte.

 

Raccontare gli spazi: i luoghi dell'arte a Milano. Proiezione e incontro con Davide Ferrario, coordinatore del progetto, e gli autori, domenica 1 novembre, ore 17.30 - Spazio Oberdan.

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