L'EBOLA DEGLI ZOMBIE

L'EBOLA DEGLI ZOMBIE
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A ciascuno il suo zombie. Alexandre O. Philippe con Doc of the Dead, nella sezione The Outsiders, racconta le creature più scoordinate del cinema. Intervista registi, esperti, fan e invasati e mette in scena un dialogo che muove dal cuore della cultura pop e arriva a indagare l'epidemia zombie.

 

In televisione regna l'allarmismo, presentatori allucinati raccomandano di sbarrare le porte e le finestre di casa e di saccheggiare i supermercati in cerca delle ultime scatolette di tonno. Ognuno pensi a sé. Un'orda di sanguinanti zombie barcolla per la città, pronta a contagiarti, sbranarti e dulcis in fundo, nutrirsi del tuo cervello. Una visione apocalittica ma, a quanto lascia intendere Alexandre O. Philippe, non troppo irreale. Il regista svizzero, che vive e lavora a Denver (Usa), ha intervistato biologi e patologi che senza particolare apprensione descrivono gli effetti e le conseguenze che un'eventuale pandemia zombie avrebbe, partendo da fenomeni esistenti in natura. Philippe ha anche raccolto tutti i consigli utili in caso l'epidemia dovesse verificarsi, affidandosi ai maniaci del genere. Ma cosa più importante, Doc of the Dead esplora nei minimi dettagli la cultura zombie, a partire dall'esordio cinematografico datato 1932, con Bela Lugosi nel film White Zombie. Tra tutti gli intervistati stupiscono Romero che sorridente confessa di non capire quale fascino possano avere gli zombie sui fan, e la porno star Joanna Angel genuinamente perplessa in seguito al successo della sua sexy parodia di The Walking Dead. La vera patologia dilagante è forse, come nota Romero, la zombiemania, che riempie le strade di Denver per l'annuale parata in maschera e spinge persino gli scienziati a investire tempo e risorse per studiare un ipotetico virus la cui esistenza è stata provata soltanto nella fiction.

 

The Outsiders
Doc of the Dead, ven. 12, ore 22, Auditorium San Fedele

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