IL SETTIMO GIORNO DI ISRAELE

IL SETTIMO GIORNO DI ISRAELE
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Oggi in Colpe di Stato: Censored Voices di Mor Loushy, sguardo inedito sul conflitto arabo-israeliano del 1967. Tra immagini di repertorio e confessioni di ex soldati, un documentario attualissimo e disarmante

 

Una settimana dopo la Guerra dei sei giorni, che si concluse con una schiacciante vittoria di Israele, un gruppo di giovani kibbutznik, guidata dal famoso scrittore Amos Oz e dallo storico Avraham Shapira hanno registrato conversazioni intime con i soldati al ritorno dalla battaglia. Il materiale rimase in gran parte ignoto al pubblico, poiché il governo israeliano autorizzò la diffusione di appena il 30% delle conversazioni nel libro The Seventh Day: Soldiers' Talk about the Six-Day War scritto da Shapira poco tempo dopo la fine del conflitto. 

Oggi la giovane documentarista israeliana Mor Loushy confronta le parole di allora, svelando per la prima volta integralmente le registrazioni censurate e mostrando i volti invecchiati e commossi dei reduci, in una potentissima autocritica sulle loro azioni. Le parole si alternano alle immagini sgranate dei reportage di guerra girati in quei giorni dalla Abc, raccontando un’altra versione di un’azione militare che triplicò le dimensioni del Paese e per questo è da sempre celebrata da Israele con orgoglio, come qualcosa di dovuto e legittimo. Proprio in seguito al conflitto lo Stato israeliano conquistò Gerusalemme, Gaza, il Sinai e la Cisgiordania.

«Ho sentito l’esigenza di ritrovare le interviste complete, non censurate.» ha raccontato Loushy. «Spero che il film possa spingere il mio paese a un dibattito pubblico, a prendere coscienza del dolore degli altri, dei Palestinesi. E a capire che 48 anni di occupazione ci stanno corrompendo l’anima.».

 

 

 

Censored Voices di Mor Loushy, Colpe di stato, stasera, ore 20:30, Scatola Magica

Prima della proiezione: incontro con l’islamista Paolo Branca

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