MADRE CORAGGIO E I SUOI FIGLI

MADRE CORAGGIO E I SUOI FIGLI
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Vincitore ex aequo con We've Never Been KidsMadame Courage di Merzak Allouache è la rappresentazione metaforica della tensione latente nella società algerina. Un viaggio drammatico tra droga, violenza e, forse, l’amore

 

La voce del muezzin scandisce il tempo tra le strade della periferia di Mostaganem, Algeria, dove Omar, un adolescente dallo sguardo disilluso e il volto segnato dal dolore, corre a perdifiato nella notte. Merzak Allouache racconta la storia di un ladruncolo che per guadagnarsi da vivere compie piccoli furti a passanti ignari, attirato dall’oro come una gazza ladra, con il miraggio del benessere occidentale. Il suo diventa un viaggio negli inferi, un percorso solitario che taglia i sogni di gloria e le illusioni create dalla droga. Attraversa la violenza, l’estrema povertà e l’amore per Selma, unica possibile via di fuga.

Un ritratto malinconico che diventa metafora della situazione algerina attuale e delle contraddizioni che la animano dietro un’apparente pacata serenità, dove i giovani - unica speranza per il futuro - sono le maggiori vittime di illusioni e assuefazioni.

 

Il regista attira l’attenzione su quel tessuto sociale in cui vecchio e nuovo si scontrano e si perdono, nei due estremi di un ragazzo che sdraiato in un cimitero crolla nell’ebbrezza lisergica e di una madre che passa le giornate sedotta dalle voci dei predicatori in tv.

Presentato già alla Biennale di Venezia del 2015 con un buon successo di critica il film è un quadro onesto e drammatico della vita ai margini, di una città sempre pronta a esplodere sotto una rivolta politica e sociale di cui nessuno può prevedere né l’inizio né la portata. Un racconto di formazione e di progressiva disillusione, dove una collana con una Khamsa diventa vero simbolo di libertà, e una finestra sulla strada diventa il punto di contatto tra due sguardi delusi e stanchi, moderni Romeo e Giulietta algerini. 

 

 

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