RITRATTO DI UNA SIRENA

RITRATTO DI UNA SIRENA
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L’attrice italo-filippina Alessandra De Rossi si racconta durante l’Ora del Tè al Film Center del festival. Parla delle sue origini italiane, dei suoi film, dei suoi sogni passati e futuri. Giurata del FCAAAL, è anche protagonista di Scarecrow, presentato sabato pomeriggio fuori concorso

 

Forse non lo è diventata, ma il più grande sogno da bambina di Alessandra Schiavone (in arte De Rossi perché è più semplice da scrivere e pronunciare nelle Filippine) è stato quello di essere una sirena. Forse da quando sua mamma nel 1984 si innamorò del film Splash e comunicò alla figlia in grembo la sua passione per le acque del mare. Figlia di un navigatore italiano, vive a Lecce i primi cinque anni di vita (si sente sempre pugliese nel cuore), per trasferirsi a Ciampino per altri due, e infine spostarsi definitivamente nelle Filippine. Ad appena tredici anni comincia a presentarsi a provini e audizioni in tv per non andare a scuola. Una scelta per cui la madre ha impiegato diversi anni a ricredersi. Ma ora Alessandra è un’attrice affermata che ha collaborato con i più importanti registi del cinema filippino, ultimo in senso cronologico Lav Diaz, con il quale ha girato un film di otto ore.
La sua carriera di attrice si divide fra lavori televisivi -che prevedono profitti maggiori rispetto al cinema e che l’hanno resa una star popolare nel suo paese- e film indipendenti filippini, che arrivano all’estero ma che trovano difficoltà a essere diffusi in patria.
I film li sceglie per ispirazione, se per lei sono “buoni per l’anima”: non ama infatti girare horror o film violenti, perché contengono emozioni di cui non ha bisogno.
Giovanissima, ma ha già un’enorme esperienza davanti alla macchina da presa. Anche per questo motivo si sente stanca -soprattutto del trucco di un’attrice- e le piacerebbe stare dietro all’obiettivo, e dirigere un film lei stessa. Magari uno tratto da una sua sceneggiatura, visto che ha già scritto due copioni. Le interessa qualcosa che sia suo e di nessun altro, un tema che però abbia una forte rilevanza sociale. Senza però essere un argomento drammatico: per quello non si sente ancora pronta.
Da giurata diligente è riuscita a vedere tutti i film del festival, e sabato la vedremo sullo schermo in veste di attrice, a recitare del film Bambanti (Scarecrow) del regista Zig Madamba Dulay. I due si sono conosciuti l’anno scorso per un progetto televisivo, e sono rimasti amici. Quando il regista le ha chiesto se fosse pronta a recitare nella parte di una madre di tre figli, ha risposto che era già stata precedentemente una mamma di cinque figli, per cui non c’erano problemi.
Ci confessa che non sa se vuole fare film in Italia, anche perché per il momento si trova bene come sta. Ma se un giorno dovesse arrivare un’offerta irrifiutabile…

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