IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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Articoli recenti

CHANTAL AKERMAN VISTA DA SELAPENNAMIDISEGNA

CHANTAL AKERMAN VISTA DA SELAPENNAMIDISEGNA

L'illustratrice Francesca Fusari, in arte selapennamidisegna, regala al Daily MFN una tavola ispirata alla regista Chantal Akerman, a cui Sguardi Altrove dedica un omaggio che si chiude domani con Jeanne Dielman

Nero su bianco. Chantal Akerman ci guarda. Sorride seduta nella stessa cucina di Jeanne Dielman, la protagonista dell'omonimo film del 1975, definito all'epoca dal New York Times «il primo capolavoro femminile nella storia del cinema».

Francesca Fusari, in arte selapennamidisegna, sceglie di inserire la regista belga nel contesto e nell'immaginario del suo film iconograficamente più celebre e decide di riprendere una scena di vita quotidiana. 

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TUTTO IL MONDO SARÀ TRASFORMATO?

TUTTO IL MONDO SARÀ TRASFORMATO?

Senza di voi di Chiara Cremaschi – oggi a #FrameItalia - è una sorta di amaro diario filmato di un trasloco forzato. La regista mette a fuoco la propria decisione di lasciare l’Italia contemporanea, un paese incapace di desiderare e lottare

Questa non è una fuga (in francese) è il sottotitolo magrittiano del bel documentario Senza di voi di Chiara Cremaschi. Videodiario intimo, personale e allo stesso tempo “collettivo” di una decisione amara quanto definitiva: lasciare l’Italia di oggi. La regista unisce videotracce personali del trasloco verso la Francia e filmini di repertorio (non solo) di famiglia. Ripercorre i pirateschi miti d’infanzia (Sandokan e Yanez), i nonni resistenti contro il fascismo, gli zii che lottano per l’affermazione dell’anarchia, la madre femminista.

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DRAMMA URBANO

DRAMMA URBANO

All’interno del concorso #FrameItalia viene presentato il lavoro di Emiliano Dante, Habitat – Note Personali, racconto in parte autobiografico sulla vita a L’Aquila dopo il terremoto

Saper accettare il fallimento, saperlo raccontare. Emiliano Dante ci introduce nella vita a L’Aquila dopo il 6 Aprile 2009, dopo il terremoto che ha distrutto una città e i suoi abitanti. Seguiamo le vicende di Emiliano Dante e dei suoi due ex compagni di tenda, Alessio e Paolo. Entrambi cercano di ricostruirsi una vita tra le macerie. Il primo, da abitante abusivo diventa agente immobiliare, Paolo invece, che viveva grazie alle sue proprietà in centro, si dedica totalmente alla pittura.

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CONSIGLI A UN GIOVANE DOCUMENTARISTA

CONSIGLI A UN GIOVANE DOCUMENTARISTA

Stasera - prima della consegna dei premi Sguardi Altrove XXIII - verrà proiettato il cortometraggio realizzato al workshop  Le migrazioni: come e perché raccontarle, con le immagini. Ne parliamo conPaolo Martino, documentarista e docente “per caso”

All’interno del programma di Sguardi Altrove, quest’anno particolarmente ricco ed eterogeneo, non mancano le occasioni per fare e sperimentare Cinema, non solo guardarlo. Tra questi, il workshop Le migrazioni: come e perché raccontarle, con le immagini, tenuto da Paolo Martino, giovane documentarista di Frosinone che ci ha parlato dei retroscena del progetto, regalandoci anche preziosi consigli.

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