IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
di

In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

(Continua a leggere)

Articoli recenti

UN RESTAURO LUNGO 3495 METRI

UN RESTAURO LUNGO 3495 METRI

Stasera allo Strehler, Paolo Mereghetti e Franz Strobel incontrano il pubblico per parlare della versione restaurata di Metropolis, che domenica chiuderà MFF 2015. Il critico cinematografico del Corriere della Sera ci racconta l’importanza del film e di Lang nella sua formazione

Dopo diversi tentativi di restauro, Metropolis, capolavoro muto di Fritz Lang, ha raggiunto quasi il metraggio originario, 3495 metri su 3738. «Durante la visione si nota la differenza tra il materiale girato in 35mm e quello ritrovato in 16mm nel 2008 in Argentina.» racconta il critico Paolo Mereghetti. «La versione integrale rivela la maestria del regista tedesco nel creare i personaggi e la forte visionarietà scenografica, ma anche il complicato rapporto che esisteva tra due mondi diversi, quello dei ricchi e quello dei poveri».

Continua a leggere
IL PESO DELLA VERITÀ

IL PESO DELLA VERITÀ

Flocking, storia dello stupro di una quattordicenne e della sua ribellione contro la comunità che non le crede, arriva al MFF. La regista svedese Beata Gårdeler ci parla dei motivi che l’hanno portata a scegliere questa vicenda come rappresentazione di una realtà frequente nella Svezia contemporanea

Beata Gårdeler è una regista svedese solita indagare la psiche e le paure umane. Con Flocking ha vinto l'Orso di Cristallo per il Miglior film a Berlino. Porta al MFF un film forte e spiazzante. Flocking verrà proiettato oggi, alle 15:30, al MIMAT.

Continua a leggere
NUTRIRE IL PIANETA

NUTRIRE IL PIANETA

Per il focus su Nikolaus Geyrhalter il MFF ripropone Our Daily Bread, documentario del 2005 che oggi rimane attuale come non mai

A dieci anni dall’uscita, Our Daily Bread di Nikolaus Geyrhalter non ha perso nulla della sua forza evocativa. Diventa ancora più potente, se paragonato a ciò che accade all’esposizione universale, dove esotismi e curiosità hanno fagocitato qualsiasi discussione interessante sul sistema cibo.

Continua a leggere
ABBANDONARSI ALL’IMMAGINE

ABBANDONARSI ALL’IMMAGINE

Una retrospettiva e l’ultimo lavoro del collettivo ZAPRUDER vengono presentati oggi allo Spazio Oberdan

Il Milano Film Festival omaggia oggi con una retrospettiva il lavoro di ZAPRUDERfilmmakersgroup collettivo formato da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti. Partendo dal lavoro di collaborazione con gruppi teatrali di ricerca, ZAPRUDER ha trovato, all'inizio degli anni duemila, un linguaggio visivo fresco e inedito.

Continua a leggere
LA SCIURA CARLA

LA SCIURA CARLA

Oggi è il giorno dell’evento “segreto” MFF: la proiezione di La ragazza Carla di Alberto Saibene (alle 21.15 all’ex scuola “Lucio Manara” di San Siro). Ne parliamo con una signora omonima della ragazza del titolo che da sessant'anni abita nel quartiere

«Perché noi siam testun!». 

Un forte accento meneghino, uno spirito sagace ed energico ci accolgono nella sala del Bar Rivoli, a pochi passi dallo Strehler. Interrompiamo l’attività quotidiana della signora Carla e la sottraiamo dalla cassa del bar di famiglia per un ritratto sul quartiere in cui è cresciuta e dove vive tuttora.

Continua a leggere
IL RAP SPIEGATO AI BIANCHI

IL RAP SPIEGATO AI BIANCHI

Stasera al Barrio’s è possibile rivedere uno dei film più interessanti di MFF 2015: Fresh Dressed di Sacha Jenkins, ritratto ritmatissimo e sgargiante della cultura hip-hop dagli anni Ottanta a oggi

«Essere fresh è più importante che avere soldi…». A parlare è Kanye West, uno dei rapper più influenti della storia del genere hip-hop (suo il seminale The College Dropout). 

Per fresh, termine del linguaggio di strada nato negli anni Ottanta, s’intende “fresco”, originale, libero, sexy, sinonimo dell’ormai abusato “cool”.

Continua a leggere