IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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LA DENUNCIA DI LECH KOWALSKI: <br>IL CINEMA CONTRO IL FRACKING

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Per l’industria petrolifera è il prezzo da pagare per avere energia, ma sullo schermo la bugia salta agli occhi. Holy Field, Holy War, dell’autore cui Filmmaker dedica la retrospettiva, documenta il lato oscuro di una pratica estrattiva molto controversa

«Ho pensato a lungo ai motivi per cui si fa cinema oggi e se abbia ancora senso farlo. Viviamo in un’epoca in cui è molto difficile fare e credere nell’arte. In passato ci credevo profondamente, ero certo che l’arte che producevo mi sarebbe sopravvissuta. Ora il vero tema è quello della sopravvivenza del mondo» (da Camera Gun, a cura di Alessandro Stellino, Agenzia X).

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LE GIUSTE PROPORZIONI <br>DELLA CRITICA

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DELLA CRITICA

«Vent’anni fa un film come Pasolini di Abel Ferrara avrebbe tenuto banco in televisione, sui giornali, oggi invece passa nell’indifferenza generale». Per il critico Fillippo Mazzarella andare in sala non è più socialmente qualificante

Penna nota di Vivimilano, Linus, Segnocinema, tra le firme del Mereghetti, celebre dizionario dei film, esperto di fumetti e cinema d’animazione Filippo Mazzarella ha accettato volentieri di far parte della giuria del Concorso Internazionale di Filmmaker. Abbiamo chiacchierato con lui dello stato di salute della critica, del cinema, e di quello italiano in particolare.

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APPUNTAMENTO <br>AL SOLSTIZIO D’ESTATE

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AL SOLSTIZIO D’ESTATE

Prospettive presenta l’evento speciale In Love with Shakespeare, commovente ritratto del maestro di teatro e cinema Gaetano Sansone. L'intervista alla regista Alessandra Cardone

«Who’s there?» così inizia l’Amleto. «Chi sono io?» si interroga Gaetano Sansone all’inizio di In love with Shakespeare, il mediometraggio di Alessandra Cardone. Interviste ad attori, registi, drammaturghi ci permettono di fare conoscenza con l’uomo scomparso quattro anni fa che, con passione e generosità d’animo, ha formato a Milano una nuova generazione di professionisti del teatro. Alessandra Cardone è stata allieva di scrittura di Gaetano, prima copywriter, poi autrice di corti e ora al lavoro al suo primo lungometraggio.

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I FILM NELLA GIUSTA TRAIETTORIA

I FILM NELLA GIUSTA TRAIETTORIA

Tra il dire e il fare c'è Milano Film Network. Alla Fabbrica del Vapore è stato presentato Atelier MFN, il progetto a sostegno dei lungometraggi italiani in post-produzione

Concentrare il proprio lavoro in una presentazione che dura pochi minuti è come lanciare una palla e sperare che in campo ci sia qualcuno disposto a seguirne la traiettoria. Pitching infatti è un termine ormai acquisito dal mondo della produzione cinematografica, ma mutuato dal gergo del baseball americano. Si tratta di esporre brevemente la propria idea, sottolineandone i punti di forza nella speranza che venga raccolta e realizzata. A parlare sono sceneggiatori o registi, ad ascoltare i potenziali produttori. Alla Fabbrica del Vapore sono state presentate le linee guida del progetto Atelier MFN e i dieci autori selezionati durante il workshop In Progress hanno raccontato le loro opere in una sessione di pitching.

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