RIBELLI CON UNA CAUSA

RIBELLI CON UNA CAUSA
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Duro ritratto di due fratelli omosessuali e dei loro conflitti interiori, Tiger Orange è anche il racconto di una provincia americana che rifiuta di fare i conti con le sfide della contemporaneità

 

«Com'è crescere con un fratello o una sorella gay? Ci si sente meno soli? Si condivide l'esperienza? È dura deludere due volte mamma e papà. Sono sempre stato affascinato dalle loro storie. Ma non ho mai visto un film su di loro». Wade Gasque spiega così l'origine del suo interesse per lo script di Mark Strano e la sua decisione di fare il film. 

Finanziato anche grazie a una campagna di crowdfunding su Kickstarter, Tiger Orange segue la storia di Todd (il pornodivo Frankie Valenti, ovvero Johnny Hazzard), che, naufragato il suo ménage-à-trois e licenziato dal lavoro, lascia Los Angeles per far ritorno nella vecchia casa di provincia in cui è cresciuto. Lì si riunisce al fratello Chet (Mark Strano) che, alla morte del padre, è rimasto a gestire il negozio di ferramenta di famiglia. Anche Chet è omosessuale e da sempre lotta per soffocare e nascondere le proprie pulsioni. La storia dei due fratelli viene ricostruita attraverso una serie di flashback che mostrano la loro maturazione sessuale in opposizione all'omofobo padre, con il temperamento ribelle e insofferente di Todd che si contrappone a quello più remissivo e conformista di Chet. È l'arrivo del vecchio compagno di scuola Brandon (Gregory Marcel), ritornato da New York per assistere la madre malata, che obbliga Chet a fare i conti con i propri sentimenti e a trovare il coraggio di ottenere ciò che realmente vuole. L'incontro-scontro fra i due fratelli scatenerà inevitabili tensioni che approderanno a sempre provvisorie riconciliazioni. In gioco è la difficoltà di accettare senza sensi di colpa ciò che realmente si è e vivere ogni giorno con questa profonda consapevolezza.

Gasque si trova a proprio agio con una storia quotidiana che arricchisce con suggestive sequenze introspettive dall'ambientazione lirica. I dialoghi riescono a esprimere con realismo poetico  l'universo emotivo dei protagonisti, garantendo alla pellicola un buono spessore e una grande godibilità complessiva. Notevole la direzione degli attori, fra cui spicca il pornodivo Frankie Valenti, al suo esordio nel cinema non pornografico, capace di impressionare per l'agilità con cui si cala nei panni di un personaggio estroverso, ricco di sfumature e abile nel nascondere le laceranti ferite interiori della sua infanzia e adolescenza.

 

Tiger Orange di Wade Gasque, USA 2015, 75'

Sabato 4, ore 21, Scatola Magica, Teatro Strehler

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