LE RAGAZZE DEL BELTRADE

LE RAGAZZE DEL BELTRADE
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«Il cinema è in sala, dove la proiezione del film è condivisa e potenziata: cerchiamo di recuperare una socialità perduta» Paola Corti e Monica Naldi, ci raccontano il loro piccolo miracolo milanese

 

Nascosto nel cortile di una parrocchia, poco distante dalla stazione Centrale di Milano, un vecchio cinema di quartiere è diventato un punto di riferimento per cinefili e non solo. Un piccolo ingresso ai margini del sagrato della chiesa che se non conosci fatichi a trovare, una sola sala e nessuna pubblicità. Eppure nell'arco di un anno il Beltrade è passato dalle 60 alle 500 presenze settimanali. Il merito è di Paola Corti e Monica Naldi, autrici di una programmazione che spazia tra i generi e punta sul cinema indipendente.

L'avventura iniziata nel settembre del 2012, quando la Parrocchia Santa Maria Beltrade (via Oxilia 10 - MM Pasteur) ha iniziato a collaborare con Barz and Hippo. Un gruppo, di cui fanno parte anche Paola e Monica, che dal 1996 organizza rassegne e conduce sale per conto di terzi sul territorio di Milano e provincia, con un'attenzione particolare all'educazione cinematografica nelle scuole.

 

Cosa distingue il Beltrade dagli altri cinema della città?

La fiducia nel pubblico e l'ambiente familiare. Offrire film fuori dal mainstream in un contesto informale è la nostra caratteristica. Non è vero che Milano segue solo la moda, gli eventi e l'happy hour. Il Beltrade è una sala di quartiere tranquilla dove le persone trovano un'atmosfera amichevole e una programmazione di qualità.

 

Proponete una multiprogrammazione giornaliera, come funziona?

Abbiamo iniziato intorno al settembre 2013, quando siamo passate da quattro a sette giorni di apertura serale. Dovevamo iniziare con Arrugas di Paco Roca ma non volevamo smontare La leggenda di Kaspar Hauser di Davide Manuli, così li abbiamo tenuti entrambi. Un film di animazione spagnolo, vincitore di due premi Goya, e uno indipendente italiano, proposte che ci hanno dato ampio ritorno di pubblico. Ogni giorno proiettiamo diversi film a rotazione. 

 

Qual è stata la reazione dei distributori a questa iniziativa?

Le regole del mercato e la gerarchia delle sale non ci danno accesso ai titoli di prima visione. Per esempio Only Lovers Left Alive di Jim Jarmush, che stiamo dando in lingua originale, ci è arrivato solo in seconda visione. Molti distributori credono che la multiprogrammazione indebolisca i loro film o che il pubblico si possa confondere, ma non è così.

 

Da chi è frequentato il Beltrade?  

Abbiamo un pubblico eterogeneo e di tutte le età, di quartiere ma anche cittadino. Non c'è un identikit del cliente abituale, in sala sono seduti cinefili e studenti accanto a operai o artigiani. Lo scorso inverno, un film in particolare ci ha portato spettatori da tutta Milano: L'arte della felicità di Alessandro Rak, una piccola produzione napoletana. Passato in sordina nelle sale, quando la critica lo ha incensato e promosso, eravamo l'unico cinema a proiettarlo. 

 

Quali film non vedremo mai da voi?

Quelli che avete già visto in tutte le altre sale. Vogliamo dare visibilità a chi non ne ha, sono tanti i registi senza distribuzione e le piccole distribuzioni senza sale, sia in Italia che all'estero. Riceviamo  decine di richieste e nei limiti del possibile cerchiamo di accoglierle tutte, anche se per rispetto della comunità parrocchiale su alcuni titoli ci autocensuriamo.

 

Dopo aver ospitato Sguardi altrove e il Festival del cinema africano, state per entrare nel Milano Film Network, il circuito dei festival milanesi.

Inizieremo il 2 luglio con El impenetrable di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini, che distribuiscono. È quasi un western girato tra le foreste del Chaco Paraguayano, in cui il regista cerca di salvare la sua terra dalle multinazionali che stanno devastando il paese. Da settembre la collaborazione con il MFN porterà al Beltrade diversi film del Network. Più in generale condividiamo lo stesso obbiettivo di Barz and Hippo: costruire una rete che connetta le varie associazioni milanesi attive nella promozione del cinema.

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