VELO-NON VELO

VELO-NON VELO
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Il documentario Fest of Duty di Firouzeh Khosrovani – oggi in concorso Le Donne raccontano - fa correre su corsie parallele passato e presente di due giovani iraniane, cugine e amiche, dalle vite profondamente diverse. Il ritratto di un Paese fa da sfondo a una storia di formazione

 

In C’eravamo tanto amati Ettore Scola racconta di strade comuni che si allontanano lentamente per arrivare, infine, in punti diversissimi.

A scapito di partenze simili, le vite dei due amici Gianni e Antonio giungono a esiti opposti. Ci sarà sempre un momento in cui ci si chiederà vicendevolmente «quando?». Quando i rispettivi percorsi hanno iniziato a non coincidere più?

È quello che si domandano anche Melika e Maryam, protagoniste di Fest of Duty, il documentario di Firouzeh Khosrovani che racconta la quotidianità delle due amiche e cugine otto anni dopo la loro “cerimonia del dovere”. Il rito segna il passaggio dall’infanzia alla pubertà, dalla sicurezza dell’innocenza al rischio del peccato. Alle piccole iraniane viene insegnato come pregare, come indossare lo hijab, in quali situazioni sia necessario indossarlo e in quali potersi mostrare a capo scoperto. Nelle riprese di quel giorno ritroviamo i volti di Melika e Maryam, allora emozionate e confuse, oggi divertite e imbarazzate nel rivedersi bambine. Nel seguire le loro vite da adolescenti, la Khosrovani crea un confronto continuo non solo tra le abitudini di due ragazzine, ma anche tra due diversi modi di vivere l’Islam e le sue regole. Dall’osservanza silenziosa e pensosa di Maryam, metodica e scrupolosa nell’indossare il velo quanto nell’interrogarsi sulla sua condizione di giovane donna musulmana, all’esuberanza di Melika, che condivide con la regista il sogno di diventare attrice e indossa le prime scarpe con tacco. La narrazione però non si sviluppa per contrasti e non scade mai in banali stereotipi occidentali.

In questa ricchezza di sfumature sta l’efficacia di Fest of Duty. Specchi delle rispettive famiglie e delle loro consuetudini: Melika pensa al cinema occidentale e sa che mai accetterebbe ruoli che il suo Paese e la famiglia non approverebbero,  Maryam, invece, per la quale non esiste relazione al di fuori del matrimonio, rifiuta con decisa dolcezza l’ipotesi tradizionale di un’unione combinata.

Le due ragazze restituiscono riflessi diversi di una medesima immagine iniziale, che le vedeva affacciarsi insieme in un nuovo mondo di responsabilità e norme. L’alternarsi di passato e presente accompagna con sensibilità e umanità un tema attuale come quello dell’educazione e della formazione dei giovani musulmani in un racconto privo di pregiudizi di un Iran quotidiano.

 

 

Fest of Duty di Firouzeh Khosrovani, Le Donne raccontano, ore 17.00, Spazio Oberdan

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