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CARTOON DEL GIORNO:
IL GIRO DEL MONDO
IN STOP MOTION
di Sara Colombo

Sabato e domenica al FCAAAL anche i bambini diventeranno registi, realizzando corti d’animazione su fiabe e ricette da tutto il mondo. Michela Facchinetti, responsabile dei laboratori di cinema di MFN, ci racconta l’evento

Dal 2014 Milano Film Network propone laboratori di cinema d’animazione per bambini, con lo scopo di  avvicinare anche i più piccoli ai temi dei festival. All’interno del FCAAAL le attività dedicate all’infanzia sono quelle legate al cibo, protagonista del festival con la sezione Films That Feed, e alle fiabe dai tre continenti, Africa, Asia e America Latina.  Michela Facchinetti, che dal 2013 segue il settore formazione di MFN, ci ha raccontato la sua esperienza con questi giovanissimi registi alle prese con il cinema d’animazione e i racconti dalla savana.

Durante i laboratori ludico-formativi, di cui ti occupi all’interno dei festival di cinema del Network, i bambini si confrontano con le principali tecniche del cinema d’animazione. Qual è il loro rapporto con l’audio-visivo?

I bambini che incontriamo sono solitamente curiosi e alcuni di loro perfino già molto preparati. Durante la spiegazione delle attività, spesso intervengono dimostrando di essere in grado di svolgere alcuni compiti e di avere una sorta di propensione “naturale” al linguaggio cinematografico. Ricevono quotidianamente molti stimoli grazie alle nuove tecnologie; questi bambini sono quelli che vengono definiti “nativi digitali”. 

Con quali strumenti e tecniche lavorate durante i laboratori? 

Il nostro obiettivo è quello di avvicinare i bambini al cinema d’animazione, quello che guardano di più. Cerchiamo di mostrare loro come nasce un film d’animazione. La tecnica principale attorno alla quale ruotano le nostre attività è quella dello stop motion, detta anche “passo uno”, che consiste nel fare singole fotografie di disegni, sagome, oggetti che, messi in sequenza e riprodotti, si animano. Partendo da questa base, giochiamo con vari strumenti che vanno dalla plastilina, al cartoncino ritagliato, alle ombre dei bambini, ai semi o i chicchi di riso. Vogliamo che i bambini sviluppino creatività, manualità e capacità di collaborare.

Ci racconti di cosa si occuperanno nello specifico i laboratori per bambini di sabato e domenica pomeriggio? 

Abbiamo deciso di diversificare i laboratori sia per tema che per fascia d’età. Quello di sabato, Ricette dal mondo, si concentrerà sui temi del cibo e di Expo, protagonisti di questo festival, e vedrà bambini dai 6 agli 11 anni impegnati nell’animazione di tre ricette dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina. Ripercorreremo insieme il procedimento utilizzando plastilina, farina, chicchi di riso e mettendo alla prova la loro creatività. Il laboratorio di domenica, Viaggi animati nei tre continenti, si rivolge invece a bambini più piccoli, dai 4 agli 8 anni, con i quali utilizzeremo le tecniche dello stop motion e del cut out. A partire dal racconto di fiabe provenienti dai tre continenti, dovranno ritagliare sagome da cartoncini colorati e lavorando sull’astrazione, animare il racconto. 

Le fiabe di tutto il mondo si fondano su elementi comuni. Quelle che avete scelto per i laboratori si concentrano maggiormente su ciò che rende uniche le culture o su ciò che le rende simili? 

Cerchiamo sempre di raccontare ai bambini qualcosa di particolare, che ancora non conoscono, ma che allo stesso tempo abbia qualcosa di vicino alla loro cultura. Quello su cui solitamente ci concentriamo è la  peculiarità dell’ambientazione: dalla savana alla foresta tropicale, chiediamo ai bambini di lavorare con l’immaginazione ed è curioso vedere come rappresentano realtà distanti dal loro mondo. Durante il laboratorio dell’anno scorso avevamo scelto la fiaba africana della Giraffa vanitosa e, volutamente, abbiamo nominato solo alcuni animali, chiedendo ai bambini di aggiungere altri animali della savana. È stato divertente scoprire che alcuni avevano disegnato pappagalli o orsi polari… 

Quali sono state le risposte da parte dei bambini e dei genitori a questi laboratori?

Per me è stata una vera soddisfazione vedere alcuni bambini partecipare più volte ai nostri laboratori, ritornando dopo la prima esperienza. Anche i genitori sono molto incuriositi dalle attività, alcuni decidono di fermarsi durante le due ore di laboratorio e di collaborare. Abbiamo poi scoperto che esistono delle app che permettono di lavorare con la tecnica dello stop motion e che i genitori hanno utilizzato a casa con i bambini. Inoltre, appena terminato, mostriamo il lavoro finale ai bambini e nei giorni successivi inviamo ai genitori il video che abbiamo completato in post produzione anche con l’audio. I video che abbiamo realizzato sono poi visibili sul canale youtube di MFN.