ADDIO GIAN VITTORIO BALDI

ADDIO GIAN VITTORIO BALDI
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Protagonista di stagioni battagliere del cinema italiano, regista, audace produttore e instancabile sperimentatore, Gian Vittorio Baldi è scomparso l'altro ieri a Faenza

 

Di Gian Vittorio Baldi non è tuttora semplice vedere i film e forse le nuove generazioni neppure lo conoscono nonostante la Cineteca di Bologna ha recuperato negli anni i suoi film,. Eppure baldi, nato nel 1930 nel capoluogo emiliano, è stata una di quelle figure chiave per indipendenza e coraggio di testa e di cuore (forse per questo messo ai margini). 

Anarchico, irriverente, come mostra il suo film manifesto Fuoco! girato nel 1968, racconto di una tragedia sociale che nasce da uno sparo di un disoccupato contro la statua della madonna durante una processione, e il suo lavoro di produttore, a cominciare da Porcile di Pasolini. Una storia, quella che lega i due artisti, di vicinanza intellettuale e vissuto professionale che continua con la produzione di Appunti per un'Orestiade africana. Baldi nel '75 gira L'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, molto amato da Pasolini che, in quello stesso periodo, stava per realizzare Salò. Tra le produzioni di Baldi ci sono anche Cronaca di Anna Magdalena Bach di Straub-Huillet, Diario di una schizofrenica di Nelo Risi e Quattro notti di un sognatore di Bresson. A 85 anni Baldi continuava con grande energia il suo lavoro attraverso l'International Film Academy con la quale organizzava seminari e laboratori per le giovani generazioni. 

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