ADOTTA UN REGISTA A LORETO

ADOTTA UN REGISTA A LORETO
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Marcello Seregni è un giovane proiezionista milanese che restaura pellicole antiche alla Cineteca di Milano. Anche lui quest'anno ha deciso di adottare un regista al MFF. Lo raggiungo al lavoro e assuefatti dalla magia delle bobine iniziamo a chiacchierare.

Al cinema è abituato a stare dietro le quinte, ma nella vita ama viaggiare e circondarsi sempre di persone nuove. Il suo stile di vita è segnato dal CouchSurfing. «In giro per l'Europa ma anche in Italia sono sempre stato ospitato, e adoro l'idea di offrire la mia casa a persone che non conosco». Mi racconta di quella volta che a Lisbona ha ospitato per una settimana ragazzi conosciuti la sera prima per caso: «Con uno di loro, dopo tanti anni, mi sento ancora». A Marcello piace vivere così, essere sempre in movimento, conoscere gente e aprirsi a loro senza paura. Un regista però non lo aveva ancora mai ospitato, e così quest'anno è toccato a Javier Polo godere della sua accoglienza. «Gli ho ceduto la mia camera, vive con i miei coinquilini che sono molto contenti, e io sono ospite dalla mia ragazza».

 

Javier è a Milano, scopre posti muy increíbles lungo i navigli, si diverte a latitare da casa tra proiezioni e spritz in compagnia: a raccontarlo sono i messaggini entusiastici che manda a Marcello, perché i due, buffo ma vero, non si sono ancora conosciuti. «Ci sentiamo tutti i giorni, ci invitiamo a bere reciprocamente, ma dobbiamo ancora trovare il modo di vederci».

Marcello è contento lo stesso, quella che per gli altri può risultare ancora un'iniziativa insolita per lui è diventata la cosa più naturale del mondo, quindi sarà lieto di ripetere l'esperienza ogni volta che se ne presenterà l'occasione. «Spero che la gente possa mettere da parte la diffidenza e lasciarsi andare sempre di più a esperienze di questo tipo».

 

Girovago d'Europa e innamorato del suo lavoro. Ai festival milanesi trova sempre il modo di esserci, se a Sguardi Altrove armeggiava con il proiettore, al MFF partecipa come genitore adottivo. E mentre promette di andare a vedere il film di Javier, si compiace di come la sua Milano stia diventando una città sempre più europea.

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