ARTISTI IN CITTÀ <br> MONDI IMMAGINARI E REALTÀ FANTASTICHE

ARTISTI IN CITTÀ
MONDI IMMAGINARI E REALTÀ FANTASTICHE

di

Rovine artificiali abbandonate dall’uomo nel mezzo del deserto. Sono questi affascinanti scenari dalle sfumature apocalittiche i soggetti della serie fotografica di Ra Di Martino dal titolo No More Stars in mostra al Pac. L'autrice presenta inoltre il suo ultimo lavoro dal titolo Authentic News of Invisible Things nello studio legale NCTM  (via Agnello 12)

 

Ra Di Martino è una regista fotografa romana che si è trasferita a Londra a 22 anni, dove ha frequentato il Chelsea College of Art. La fotografia è stato il primo amore che non ha mai abbandonato nel suo percorso artistico di ricerca tra performance, video arte e cinema.

 

Come nasce l’idea di fotografare set cinematografici abbandonati in Nord Africa?

Nel 2010 ho iniziato a fotografare i set abbandonati di Star Wars nel mezzo del deserto in Tunisia. Sono tre location, una delle quali ormai completamente sommersa dalla sabbia, mentre nelle altre due si trovano la casa di Luke Skywalker, casette e robottini. Il lavoro è durato tre anni, e mi ha portata anche a sud di Marrakech dove si trovano resti di ambientazioni Egizie e Romane. Le rovine sono la traccia della nostra storia, anche se artificiali e di un passato recente. Inoltre è interessante che in questo caso siano resti di qualcosa che nell’immaginario rappresentava un possibile futuro.

 

Questa sera alle 20.30 verrà proiettato al Pac, The Show MAS Go On. Quale ragione ti ha portata a girare al Mas?

I Magazzini allo Statuto sono un luogo cult di Roma in cui poter passeggiare, trovare merce di ogni tipo per pochi euro e imbattersi in incontri casuali con gli amici. È un mondo molto particolare che rischia di chiudere. L’anno scorso ho davvero pensato succedesse perciò ho voluto immortalarlo prima che scompaia. Il video è nato con l’idea di girare un documentario ma nel corso delle riprese o deciso di mescolare la realtà alla finzione.

 

È stato difficile girare in un contesto che immagino essere molto affollato? 

Avevamo solo quattro settimane per girare. All’inizio è stato complicato perché i commessi erano ostili e quindi dovevamo girare di fretta, in mezzo ai clienti un po’ scocciati, cercando di dare il meno fastidio possibile.  Poi la tensione si è allentata e ci hanno permesso di girare durante la pausa pranzo. Ogni giorno passavamo due ore letteralmente blindati dentro il grande magazzino. 

 

In questi giorni a Milano presenti anche il tuo ultimo lavoro. Di cosa si tratta?

Nctm per l’arte è un progetto svilupato da NCTM Studio Legale Associato. Hanno scelto di supportare l’ultimo video che ho girato, Authentic News of Invisible Things. Un carro armato circolava per le strade del centro di Bolzano. Lo abbiamo parcheggiato nella piazza centrale e le telecamere nascoste riprendevano le reazioni delle persone. Mi ha stupito vedere che molti avessero bisogno di toccarlo. In questa occasione, una retrospettiva fotografica delle riprese, accompagnerà il film.

 

Sei un’artista che si muove tra varie arti. Si influenzano in qualche modo l’una con l’altra nelle tue produzioni?

In realtà non molto. Ogni lavoro parte da un’idea, a seconda che sia piò o meno narrativa, si realizza con un mezzo piuttosto che un altro. Così a volte utilizzo il documentario, altre volte la video arte o la fotografia.

 

The Show MAS go on, giovedì 30 ottobre, ore 20.30, Pac

Articoli recenti

Daily