LA PAROLA AI GIURATI <br> ANDREA INZERILLO

LA PAROLA AI GIURATI
ANDREA INZERILLO

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Scrittore siciliano, direttore a Palermo del Sicilia Queer Filmfest, è nella giuria del Concorso documentari.

 

MIX 2014: aspettative da giurato?

È la prima volta che vengo a questo festival e sono molto curioso. Ho già visto alcuni dei film che sono in concorso; per il resto, spero di ampliare i miei orizzonti e  scoprire qualcosa di significativo.

 

La tua esperienza al Sicilia Queer Filmfest?

Il festival ha appena compiuto quattro anni, è piccolo ma in crescita. Abbiamo portato a Palermo autori che amiamo e che ci interessa far conoscere. La città ha risposto bene, sta imparando ad apprezzare i film che proponiamo, e anche questo è indice di crescita civile. Il nostro progetto è di diventare un festival che sostenga visioni di qualità, fuori dal circuito istituzionale.

 

Un pensiero sul cinema LGBT italiano

Perché fare distinzioni tra cinema LGBT e mainstream? Il festival che dirigo si chiama “Queer” proprio per evidenziare un superamento delle etichette. Vedo molto male il cinema italiano, ma ho fiducia che i festival come il Mix e il mio facciano vedere e valorizzino film altrimenti misconosciuti e esclusi  dai listini dei distributori.

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