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UN NUOVO ROMANTICISMO
di Francesco Emmola

Le conseguenze del desiderio sono le protagoniste di Uomini e insetti, l'esordio letterario di Alberto Milazzo. Che al Mix racconta come il movimento LGBT sia riuscito in poco tempo a costruirsi un'identità. E un linguaggio

Alberto Milazzo, musicista, drammaturgo e regista. Siciliano d'origine, è uno dei giurati di questa edizione del festival. Presenta al Mix il suo esordio narrativo Uomini e insetti, un inedito spaccato della comunità gay milanese sospeso fra romanticismo e fisicità, teso alla ricerca di una nuova lingua.

Quali sono le principali fonti di ispirazione letteraria del tuo romanzo?

Walter Siti è un punto di riferimento forte nel romanzo, perché ha inventato una lingua e un immaginario molto potente sulle conseguenze estreme del desiderio. Leggo anche molta narrativa americana, John Cheever soprattutto, ma anche altri autori. Il Mishima di Confessioni di una maschera mi ha ispirato per quanto riguarda il suo rapporto con la fisicità. Con questo libro cerco di capire se è possibile trovare un nuovo romanticismo passando attraverso il corpo - rompendo così la polarizzazione fra romanticismo e fisicità - per costruire una nuova lingua romantica.

Che ne pensi del cinema e della letteratura LGBT di oggi?

Ci sono una sensibilità e dei temi comuni, un minimo comune denominatore che riguarda la fisicità, la sessualità e un senso di perdita. È come se ci si fosse persi e in qualche modo ci si dovesse ritrovare. Credo che sia giusto: il movimento LGBT in pochissimo tempo è riuscito a costruirsi un'identità, ma nonostante l'importanza di affrontare un futuro tutto da scrivere, non può ignorare il suo passato.

Come valuti la tua esperienza da giurato e una tua breve opinione sul festival Mix?

È divertente, sto vedendo cose che mi piacciono molto. Secondo me il Mix è un atto politico, sia nella città di Milano sia a livello nazionale. Qualunque contenitore che rielabori e rifletta sulle forme di una sessualità altra in questo momento fa un'operazione politica forte, contribuendo a ridefinire uno specifico che deve dialogare col mondo esterno e viceversa. Una bellissima occasione di confronto fra popolazioni emotive diverse.