IL SENSO DI UN FESTIVAL

IL SENSO DI UN FESTIVAL
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In occasione della premiazione del ventiseiesimo FCAAAL abbiamo intervistato Alessandra Speciale, co-direttrice insieme ad Annamaria Gallone, per fare il punto su come è cambiata la manifestazione e sul valore di una cinematografia altrimenti poco raggiungibile dal pubblico italiano


Sono ormai 26 anni che Il Festival cinema Africano Asia e America Latina porta a Milano il cinema d'autore proveniente da questi tre continenti.

Alessandra Speciale, co-direttrice del festival insieme a Annamaria Gallone e presidentessa del Milano Film Network, tira le somme di questa lunga esperienza.

I cambiamenti, in positivo e in negativo, gli obiettivi della manifestazione e il rapporto con il pubblico.

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Articoli recenti

LA MORTE E LE FANCIULLE

LA MORTE E LE FANCIULLE

In un cimitero che si fa luogo di parola, anziché di silenzio, Daniele Segre ambienta Morituri, ultimo tassello di un trilogia che usa la finzione per raccontare una realtà disillusa e dallo humour nero. Oggi in concorso #FrameItalia

Nel costruire la trilogia composta da Vecchie (2002) Mitraglia e il Verme (2005)e, oggi, Morituri, Daniele Segre ci riporta idealmente nella caverna platonica che ha dato origine all’idea di Cinema. Non più incatenato, lo spettatore ha però davanti  sé il compromesso che deve tacitamente accettare ogni volta in sala: quello di affidarsi a un punto di vista non suo. L’autore di Morire di Lavoro – e di tanti documentari che hanno lasciato il segno (da Volti a Je m’appelle Morando, alfabeto Morandini) – costruisce tutto il film su una inquadratura fissa frontale. 

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CITTADINI DI UN NON LUOGO

CITTADINI DI UN NON LUOGO

Lontano da certi manierismi da cinema verità CityZEN – oggi a #FrameItalia - offre un ritratto efficace ed espressivo, con il chiaro intento di moltiplicare i racconti sul quartiere ZEN di Palermo

Secondo una definizione enciclopedica l’Insula è quella «tipologia architettonica, impiegata soprattutto nelle grandi città per l’agglomerarsi della popolazione, consisteva di solito in un caseggiato di quattro o cinque piani con facciate principali sulla strada, fornite di botteghe, finestre e balconi, e facciate secondarie su cortili interni o giardini».

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SGUARDI D’AMORE

SGUARDI D’AMORE

A cinquant’anni dal pasoliniano Comizi d’amore, Antonietta De Lillo realizza un potente documentario collettivo sull'amore. Oggi insieme domani anche viene presentato stasera in concorso #FrameItalia, alla presenza della regista

Con Oggi insieme domani anche, Antonietta De Lillo realizza un caleidoscopico viaggio nel complesso rapporto degli esseri umani con l’amore.

Uomini e donne, giovani e anziani, ognuno regala uno sguardo sul sentimento più tormentato e discusso, svelando la propria esperienza personale. 

Attraverso varie testimonianze raccolte in giro per l’Italia, la cineasta napoletana costruisce un’analisi efficace e stratificata per mezzo di un cinema partecipato e collettivo, con l’unico  scopo di raccontare l’amore. 

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SENZA UNA STRADA <br>  SOPRA LE TUE ONDE

SENZA UNA STRADA
SOPRA LE TUE ONDE

Al Focus Diritti umani, oggi viene presentato Sponde di Irene Dionisio, uno dei lungometraggi più interessanti del festival Sguardi Altrove e vincitore del premio Solinas Documentari. Un’opera potente e destabilizzante sulla morte dei migranti in mare

«Il sole sorge a Est, da dove vengono le onde e il mare, l'orizzonte per noi è molto importante, è come se ci fosse una divinità dall'altra parte, come se ci fosse Dio». L'orizzonte, l'Italia e oltre,  Nel sicuro sole del Nord, sottotitolo del documentario di Irene Dionisio: Sponde.

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