CINÉMATONS, RITRATTI IN MOVIMENTO

CINÉMATONS, RITRATTI IN MOVIMENTO
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Quarto appuntamento con la striscia quotidiana dei Cinématons di Gérard Courant, il regista seriale che fino a oggi ha realizzato 2854 ritratti mettendo davanti al suo obbiettivo persone celebri e non

 

Il filmmaker americano e figura chiave del cinema d'avanguardia inglese è il soggetto numero 121 del progetto senza fine del regista francese. Sigaretta in mano, sguardo puntato verso l'obbiettivo e sorriso divertito. È quasi una sfida quella che si crea tra Stephen Dwoskin e la cinepresa fissa di Gérard Courant.

 

Il secondo ritratto è quello di Domique Noguez, realizzato il 30 marzo 1984 alle 15.20 a Parigi. Cineasta e critico cinematografico, Noguez è stato il primo a scrivere in Francia sul cinema underground sperimentale americano. Durante i tre minuti e 20 secondi, Noguez, che già all'epoca conosceva il progetto, arriva preparato e quasi sembra che sia lui a dirigere le riprese. Con un pennarello scrive provocatoriamente una domanda sul suo viso: «Per quale motivo mi guardate?» che lascia spazio all'unica risposta possibile: nessuno.

 

Il «work in progress» non solo offre uno spaccato storico-sociale attraverso i tanti volti noti, ma è anche un percorso stilistico e umano che, iniziato nel 1978, continua tuttora e, grazie all'utilizzo dei nuovi media e delle tecnologie digitali, raggiunge un numero di persone sempre più grande.

 

Cinématons N. 121: Stephen Dwoskin; n. 319: Dominque Noguez, di Gérard Courant, sab. 1 novembre, ore 16.00, Spazio Oberdan

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