I CORTI

I CORTI
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La giuria del concorso cortometraggi, formata da Gil Leung, William Fowler e il direttore Benjamin Cook dell’Agenzia londinese LUX - Artists’ moving image, ha assegnato i premi a due opere scelte tra le quasi sessanta in programma. 

 

Vince Smile, and the World Will Smile Back ambientato a Hebron, Cisgiordania e firmato dalla famiglia Al-Haddad. Le milizie israeliane irrompono nelle abitazioni palestinesi e vengono filmate. Il corto è stato prodotto dal centro per i diritti umani B’Tselem che fornisce le telecamere per riprendere i soprusi dell’esercito. L’attenzione ai conflitti contemporanei si ritrova anche nella Menzione Speciale assegnata a Xenos di Mahd Fleifel. Abu Eyad, apolide in fuga verso l’Europa, rimane imprigionato nella capitale greca distrutta dalla crisi economica e sociale.

Il comitato di selezione assegna il premio Aprile a Gran Canal di Johnny Ma ex aequo con il vincitore del primo premio. Una dedica al padre e alla Cina degli anni ’80 ispirata all’infanzia del regista.

Supervenus di Frédéric Doazan, dedicato agli eccessi dei ritocchi chirurgici che deumanizzano l'estetica femminile, si aggiudica il premio come miglior corto di animazione.

Il premio dello staff del MFF è andato a Solo Rex, di Francois Bierry: un cavallo, una motosega e un amore adolescenziale.

Esa musica di Darjo Vejarano, infine, fa breccia tra gli spettatori e conquista il premio del pubblico. 

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