DIARIO DI VIAGGIO

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Il Festival Mix arriva come un vento rinfrescante al Teatro Strehler di Milano per interrompere il culto della velocità cittadina. Un giro del pianeta in cinque giorni 

 

Il mondo in una bolla di sapone

Milano è una città frenetica dove tutto sfugge, anche le persone. La metropoli è una ragnatela di strade percorsa da ragni meccanici che sferragliano, sostano e ripartono. È venerdì pomeriggio. Nel via vai quotidiano di facce incontrate e dimenticate, qualcosa si è fermato. I raggi di un sole che lentamente va verso l’orizzonte, trovano un varco tra gli ostacoli verticali per fermarsi sul muro di mattoni del Piccolo Teatro Strehler. Una bambina sparge bolle di sapone sul piazzale del teatro come un pifferaio magico. Intorno a lei, una folla riempie lo spazio senza quella fretta che appartiene ai cittadini. C’è qualcosa di ammaliante nel fluttuare delle piccole sfere trasparenti, lo sguardo le attraversa e la realtà sembra cambiare le sue forme. Vociare di persone, facce sorridenti, musica leggera di sottofondo. Viene proprio voglia di fermarsi. È questo lo scenario del Festival Mix che anche quest’anno si è fatto largo tra le difficoltà con le sue bolle di sapone internazionali. Cinque giorni per una rassegna di opere cinematografiche dal sapore variegato e speziato. Una degustazione di mondi lontani ma non così tanto dal nostro, lungo il filo rosso LGBT.

 

Macedonia interculturale

Lo spettacolo comincia. Tre gli spazi dedicati alle proiezioni, dal cortometraggio al lungometraggio passando per il documentario, per incontrare i gusti più diversi. La settimana lavorativa giunge al termine per i più fortunati. Nella giornata di sabato gli schermi dello Strehler prendono vita già nel pomeriggio. Il pubblico riempie l’atrio del teatro come una marea, scompare nel buio delle sale per riaffiorare a onde alterne. Tra uno spettacolo e l’altro si trova il tempo per un gelato, per bere qualcosa, per scambiare impressioni. Al tramonto prende il via la maratona di lettura Fassbinderiana che fa da sottofondo all’incedere della sera. Amici che si incontrano, sconosciuti che si presentano e si fermano a condividere un momento, ognuno con il proprio linguaggio. Un crocevia culturale e sociale in cui respirare una miscela di energie. Registi, addetti ai lavori, protagonisti delle pellicole, si mescolano agli spettori. Al Mix il red carpet è per tutti.

 

Il riscatto del lunedì

Con la fine del week end arriva la sofferenza del lunedì e di una nuova settimana di lavoro, ma per questa volta qualcosa è differente. Il Festival continua la sua permanenza milanese anche oggi e si presta ad addolcire il rientro in ufficio. Riprende la frenesia quotidiana ma allo Strehler c’è ancora aria di festa. Il tempo di un aperitivo per scrollarsi di dosso le tensioni della giornata a ritmo di rap con un’esibizione firmata da Red Bull. Al tramonto tornano le voci della maratona letteraria mentre nelle sale si proiettano gli ultimi film, non per importanza ovviamente. Al termine della serata la consegna dei premi ai vincitori delle varie categorie, ma una manifestazione come questa con le sue occasioni di scambio, non lascia nessuno sconfitto.

 

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