LEGGERO IMPEGNO

LEGGERO IMPEGNO
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In A Political Story, corto del regista spagnolo Lander Camarero in concorso al MFF, la protagonista è un'aspirante regista molto impegnata politicamente. 

 

Tutta presa dalla smania di apparire profonda e intelligente, rifugge l'idea di girare una commedia o una storia d'amore e si imbarca in un progetto più grande di lei. Ingaggia un attore che si prende così tanto sul serio che preferisce dormire per strada piuttosto che usufruire della comodità di una camera d'albergo. Risultato? Cade in un paradossale vortice di imprevisti e alla fine la critica politica diventa un ambizioso, ma grottesco tentativo di affrontare secolari problemi storici. 

Essendo stato spesso criticato per non essere abbastanza impegnato, Camarero si è chiesto cosa voglia dire esserlo oggi. «A volte credo che ci siano generi di attivismo semplicemente inutili. Tra gli studenti di cinema capita spesso di trovarne alcuni che pensano di aver capito il mondo e di volerlo salvare. Non critico l'intento, ma il modo». 

Il suo film, spiega con l' editor, Unai Guerra, è un «guerrilla film», fatto con le immagini non sempre a fuoco, la telecamera a mano e molta improvvisazione. I due si sono divertiti molto nella realizzazione ottendo come risultato di criticare con leggerezza e sagacia: «Non c'è contraddizione nell'essere allo stesso tempo impegnati e divertenti". Come ci insegnano i classici, la commedia è particolarmente adatta per capire la realtà. Non c'è da stupirsi quindi che il loro prossimo progetto sia una commedia ambientata in Iraq: « un genere che non esiste in quella parte del mondo».

 

Concorso cortometraggi
A Political Story, sab. 6, ore 17, Teatro Studio Melato; mar. 9, ore 17, Teatro Studio Melato; mer. 10, ore 21, Parco Sempione

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