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PATTY PRAVO, IO VIVEVO
di Francesco Foschini

Cinema e trasgressioni nelle parole di Patty Pravo, smagliante protagonista dell'affollata conferenza stampa di Xenia di Panos H. Koutras

Eccola arrivare in sala, avvolta in un completo nero luccicante: Patty Pravo, icona intramontabile che ha fatto sognare intere generazioni con la sua voce carica di erotismo, racconta la sua esperienza sul set di Xenia (che in Italia verrà distribuito dal 28 agosto con il titolo Pazza idea) dove interpreta un breve cameo. Una bella esperienza, che neppure un acquazzone è riuscito a rovinare: «Quando sono arrivata sul set stava diluviando, e poco prima di cominciare le riprese ha smesso. In tutta la mia carriera ho perso solo un concerto per la pioggia». «Forse Patty porta fortuna», aggiunge divertito il regista greco Panos H. Koutras, che sottolinea anche come l'intero film sia percorso da riferimenti alla sue canzoni. Dany, il protagonista della storia, la adora perché Patty era l'idolo di sua madre: per lui è quasi una santa. Orgogliosa di aver partecipato a un film piccolo di un bravo e giovane autore, Patty Pravo ricorda le offerte cinematografiche che ha declinato: Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, Professione reporter di Michelangelo Antonioni e Satyricon di Federico Fellini. «Non potevo, ero in tour, ma c’è sempre tempo... Sono una buona interprete, posso essere una brava attrice». La ragazza del Piper da sempre vuol dire trasgressione. Sorriso: «La trasgressione al giorno d’oggi è una banalità. E poi io non mi ponevo l'obiettivo di trasgredire. Semplicemente, vivevo». Una risposta che fa riflettere, soprattutto al MIX, dove vivere ogni singolo evento del festival è una piccola trasgressione per ognuno di noi.