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CHANTAL AKERMAN VISTA DA SELAPENNAMIDISEGNA
di Roberta Gialotti

L'illustratrice Francesca Fusari, in arte selapennamidisegna, regala al Daily MFN una tavola ispirata alla regista Chantal Akerman, a cui Sguardi Altrove dedica un omaggio che si chiude domani con Jeanne Dielman

Nero su bianco. Chantal Akerman ci guarda. Sorride seduta nella stessa cucina di Jeanne Dielman, la protagonista dell'omonimo film del 1975, definito all'epoca dal New York Times «il primo capolavoro femminile nella storia del cinema».

Francesca Fusari, in arte selapennamidisegna, sceglie di inserire la regista belga nel contesto e nell'immaginario del suo film iconograficamente più celebre e decide di riprendere una scena di vita quotidiana.

I piatti da lavare, il latte bianco in bottiglia, il caffè sul fornello. Tutti piccoli elementi che troviamo in quel film-fiume di 201 minuti che raccontano la cronaca di tre giorni nella vita di una casalinga enigmatica. Tutte azioni a cui la stessa Akerman ha voluto dare dignità filmica, abitudini che si ripetono, veri e propri rituali in stile ebraico che la regista belga conosceva bene.

Le linee morbide di selapennamidisegna ci restituiscono gli occhi sereni di Chantal Akerman, molto diversi da quelli spenti e logorati di Delphine Seyring (la Jeanne Dielman del film) intrappolata – per scelta - nella routine.

Il ritratto delicato, scarno ed essenziale di una donna moderna, tra le autrici sperimentali più importanti e profonde della storia del cinema.

Il suo sorriso e i suoi film sono vivi più che mai.

Francesca Fusari, conosciuta come selapennamidisegna, è nata a Mantova e vive a Milano. È diventata illustratrice un po' per caso. Considera il disegno una parte bella di sé che ha tenuto per diversi anni nel cassetto fino a quando ha deciso di prendere in mano carta bianca e pennarello nero, (sostituiti poi dalla tavoletta grafica), e iniziato a reinterpretare immagini, momenti e suggestioni. Del suo lavoro dice: «ho come mille film in testa che di solito diventano un solo disegno. Una magia.».