Un film girato da 1001 siriani, Silvered Water di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan ci costringe a guardare a occhi aperti un conflitto dimenticato. E a interrogarci sul ruolo del cinema nel racconto della guerra
«Qual è il colore della vita? Il gusto della sabbia?». Gli interrogativi cadenzano l’opera di Wiam Simav Bedirxan e Ossama Mohammed, cineasta siriano oppositore del regime di Bashar al-Assad ed esule a Parigi. Ma'a Al-Fidda - Silvered Water, Syria Self-Portrait, passato al Festival di Cannes, Locarno e Torino, incolla e insieme allontana gli occhi dello spettatore dallo schermo.
Un collage di video amatoriali, postati ogni giorno su Youtube, che cattura corpi in guerra, anime nere, sguardi sbarrati, nascite e morti, uniti dal filo rosso di un dialogo on-line su Facebook: una corrispondenza a distanza tra il regista e un'insegnante, l'attivista curda Simav (“acqua d’argento” in curdo, è il suo nome che dà il titolo al film), una relazione digitale aperta da una (non) semplice domanda: «Se fossi qui (nella Homs assediata, ndr) su cosa si fisserebbe la tua telecamera?».
Un progetto nato dalle immagini di un ragazzo arrestato e torturato dalle forze di sicurezza di Assad, postate sul web dagli aguzzini; un collage, dove c'è chi filma e poi muore, chi uccide e poi filma, chi guarda e poi assembla, chi s'interroga e poi insegna.
La guerra civile in Siria, la testimonianza del cinema, l'eco del documentario, la figura del regista e la presenza dei social network sono le tematiche che gravitano intorno a quegli interminabili novanta minuti di film. Sangue, polvere, violenze e macerie. Ma anche tulipani, musica, animali e bambini. È una dialettica visiva e sonora, estetica e morale, filmica ed etica quella di Mohammed: da che parte stare? Che cosa pensare? Guardare o scappare dalla sfida che ci lancia il regista, convinto che nulla in quell’orrore ci debba essere risparmiato?
Paralizzati da quei corpi inermi, bombardati dagli spari continui e disorientati dalle domande senza risposta ci troviamo davanti a un cinema «realistico, strano, poetico… killer, vittime», immersi nelle testimonianze del «nostro sangue, la nostra anima», catapultati sul pianeta della «guerra e dell'amore», complici, con la nostra visione, di quel «Douma, Mon Amour» che alimenta la conversazione tra le due parti.
Sulle orme di un bambino orfano, ci facciamo allora condurre per mano da Simav, tra i brandelli e le macerie della sua città assediata. Accompagnando la melodia di un vinile, i panni si alzano al vento, le pagine di un libro scorrono, un raggio di sole illumina i passi di un fanciullo, un gatto miagola e un cane cerca cibo; in una guerra che non risparmia nessun luogo, nessun habitat, umano e animale, che tiene sospesa nel vuoto una goccia d'acqua, come la vita di un uomo, ma non ferma lo scorrere di una fontana, il parto di una creatura, la girandola di un fiore stretta tra le mani di un bambino.
Perché non sottrarsi alla visione, allora? Perché c'è qualcosa di più sottile della potenza emotiva delle immagini che incolla lo spirito dello spettatore allo schermo: è la voce del dolore, ma al contempo di speranza, dell'insegnante, è l'urlo silenzioso del ragazzo torturato, è il taglio di un cordone ombelicale, è il volto di un bambino che guarda in camera. È la tormenta di neve che avvolge la città siriana, quasi ad augurare, con le parole di Ermanno Olmi, che «torneranno i prati, che finirà la guerra».
«Qual è il colore della vita?» ripete Simav. È il cinema come arma di rivoluzione. Da tutti, su tutto.
Ma'a Al-Fidda - Silvered Water, Syria Self-Portrait di Ossama Mohammed, Wiam Simav Bedirxan, Concorso, ven 5 dicembre, ore 20, Spazio Oberdan
Guarda i Daily precedenti » 10 Aprile 2016 ∴ 09 Aprile 2016 ∴ 08 Aprile 2016 ∴ 07 Aprile 2016 ∴ 06 Aprile 2016 ∴ 05 Aprile 2016 ∴ 04 Aprile 2016 ∴ 25 Marzo 2016 ∴ 24 Marzo 2016 ∴ 23 Marzo 2016 ∴ 22 Marzo 2016 ∴ 21 Marzo 2016 ∴ 20 Marzo 2016 ∴ 19 Marzo 2016 ∴ 18 Marzo 2016 ∴ 17 Marzo 2016 ∴ 16 Marzo 2016 ∴ 07 Dicembre 2015 ∴ 06 Dicembre 2015 ∴ 05 Dicembre 2015 ∴ 04 Dicembre 2015 ∴ 03 Dicembre 2015 ∴ 02 Dicembre 2015 ∴ 01 Dicembre 2015 ∴ 30 Novembre 2015 ∴ 29 Novembre 2015 ∴ 28 Novembre 2015 ∴ 27 Novembre 2015 ∴ 18 Novembre 2015 ∴ 01 Novembre 2015 ∴ 31 Ottobre 2015 ∴ 30 Ottobre 2015 ∴ 29 Ottobre 2015 ∴ 28 Ottobre 2015 ∴ 26 Ottobre 2015 ∴ 21 Settembre 2015 ∴ 20 Settembre 2015 ∴ 19 Settembre 2015 ∴ 18 Settembre 2015 ∴ 17 Settembre 2015 ∴ 16 Settembre 2015 ∴ 15 Settembre 2015 ∴ 14 Settembre 2015 ∴ 13 Settembre 2015 ∴ 12 Settembre 2015 ∴ 11 Settembre 2015 ∴ 10 Settembre 2015 ∴ 07 Settembre 2015 ∴ 06 Luglio 2015 ∴ 05 Luglio 2015 ∴ 04 Luglio 2015 ∴ 03 Luglio 2015 ∴ 02 Luglio 2015 ∴ 10 Maggio 2015 ∴ 09 Maggio 2015 ∴ 08 Maggio 2015 ∴ 07 Maggio 2015 ∴ 06 Maggio 2015 ∴ 05 Maggio 2015 ∴ 04 Maggio 2015 ∴ 28 Aprile 2015 ∴ 29 Marzo 2015 ∴ 28 Marzo 2015 ∴ 27 Marzo 2015 ∴ 26 Marzo 2015 ∴ 25 Marzo 2015 ∴ 24 Marzo 2015 ∴ 23 Marzo 2015 ∴ 22 Marzo 2015 ∴ 21 Marzo 2015 ∴ 20 Marzo 2015 ∴ 13 Marzo 2015 ∴ 16 Dicembre 2014 ∴ 15 Dicembre 2014 ∴ 14 Dicembre 2014 ∴ 13 Dicembre 2014 ∴ 12 Dicembre 2014 ∴ 11 Dicembre 2014 ∴ 10 Dicembre 2014 ∴ 09 Dicembre 2014 ∴ 08 Dicembre 2014 ∴ 07 Dicembre 2014 ∴ 06 Dicembre 2014 ∴ 05 Dicembre 2014 ∴ 04 Dicembre 2014 ∴ 03 Dicembre 2014 ∴ 02 Dicembre 2014 ∴ 01 Dicembre 2014 ∴ 30 Novembre 2014 ∴ 29 Novembre 2014 ∴ 13 Novembre 2014 ∴ 03 Novembre 2014 ∴ 02 Novembre 2014 ∴ 01 Novembre 2014 ∴ 31 Ottobre 2014 ∴ 30 Ottobre 2014 ∴ 29 Ottobre 2014 ∴ 15 Settembre 2014 ∴ 14 Settembre 2014 ∴ 13 Settembre 2014 ∴ 12 Settembre 2014 ∴ 11 Settembre 2014 ∴ 10 Settembre 2014 ∴ 09 Settembre 2014 ∴ 08 Settembre 2014 ∴ 07 Settembre 2014 ∴ 06 Settembre 2014 ∴ 05 Settembre 2014 ∴ 04 Settembre 2014 ∴ 24 Giugno 2014 ∴ 23 Giugno 2014 ∴ 22 Giugno 2014 ∴ 21 Giugno 2014 ∴ 20 Giugno 2014 ∴ 19 Giugno 2014 ∴