COLTIVIAMO QUESTO CINEMA!

COLTIVIAMO QUESTO CINEMA!
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Nella sezione del festival Films That Feed, omaggio ai temi di Expo 2015, una raccolta di titoli che mostra come il modo di fare e parlare di cibo stia cambiando

 

«L’arte può esaltare la bellezza della natura, senza bisogno di trasformarla, ma salvaguardandola». Lo dichiara Agnes Denes, artista americana che all’età di ottantaquattro anni ha compiuto un’impresa poetica e al tempo stesso ambiziosa. Wheatfield è il suo progetto più grande: un campo di grano seminato e coltivato a Milano – tra il quartiere Isola e i nuovi grattacieli di Porta Nuova – inaugurato in occasione di Expo. Questo capolavoro di land art – così si definisce quel genere artistico caratterizzato dall’intervento diretto dell’autore sul territorio naturale - era già stato sperimentato da Denes nel 1982 a New York, dove ricevette molta attenzione sia da parte dei cittadini che dal panorama artistico internazionale. Lo scopo dell’istallazione, allora come oggi, è di riportare la natura nelle città, di avvicinare le persone che vivono nelle grandi metropoli (la New York degli anni Ottanta e la Milano dei Duemila) alle bellezze della terra, favorendone il contatto diretto. 

 

È proprio questo il tema del docu-film Plant this movie, inserito nella sezione speciale del festival Films That Feed, dedicata ai temi di Expo 2015. Il documentario esplora proprio la nascita e l’esperienza di vari orti urbani disseminati nel mondo. La coltivazione di aree verdi nelle città non è solo una buona occasione d’incontro tra il mondo cittadino e quello rurale, ma rappresenta anche uno dei modi possibili di riqualifica di un territorio in disuso o abbandonato, oltre che un’ottima risorsa ecologica da cui ricavare prodotti agricoli. 

Realizzato grazie al supporto degli utenti che hanno sostenuto la campagna di crowdfunding, il film mostra gli orti urbani dell’Avana, di alcune città dell’Africa, e di Shanghai. Segno che la coltivazione a terra tra le vie e i palazzi cittadini è possibile. 

 

Gli altri film della sezione trattano i temi dell’alimentazione, della sicurezza alimentare e dell’invenzione di nuovi sistemi di coltivazione più sostenibili e innovativi, in cui l’attenzione e il rispetto per la natura sono prioritari. 

Così Tabula Rasa è una storia di crescita e integrazione rese possibili dal cibo, El sueño de Sonia racconta di una donna peruviana che difende la biodiversità grazie alla sua cucina tradizionale e sostenibile.  Buscando a Gastón invece, è il ritratto di uno chef del Perù che con la sua creatività e il suo impegno sociale ha fatto scoprire la cucina peruviana nel mondo.  

 

Films that feed è la sezione dedicata, letteralmente, ai film che “nutrono”. Ci aiuta a vedere il cibo come gioia, come mezzo di riscatto e realizzazione. Ma non solo. Gli orti urbani di Plant This Movie mostrano un nuovo modello di produzione del cibo, nel rispetto della sostenibilità. 

Questi film ci fanno vedere come sta cambiando il modo in cui il cibo è prodotto, distribuito e comunicato.

 

Plant This Movie di Karney Hatch, mercoledì 6 maggio ore 18:30 Spazio Oberdan e giovedì 7, ore 15:00 spazio Oberdan

El sueño de Sonia di Diego Sarmiento, mercoledì 6 maggio ore 15:00 Spazio Oberdan e giovedì 7 alle 17:00, Spazio Oberdan

Buscando a Gastón di Patricia Perez, sabato 9 maggio ore 14:15, Spazio Oberdan e domenica 10 ore 15:00, Auditorium San Fedele

Tabula Rasa di Adryanto Dewo, domenica 10 maggio ore 21:00 Spazio Oberdan

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