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UN CINEMA GRANDE
COME LA CITTÀ
di Roberta Gialotti

Oggi alle 11.00 da piazza della Scala parte una passeggiata sui luoghi cinematografici di Milano. Ne parliamo con gli organizzatori-guide d'eccezione: i giornalisti e critici Barbara Sorrentini e Maurizio Porro

Dalla Scala allo Strehler.

Due luoghi storici della cultura cittadina saranno il punto di partenza e di arrivo della passeggiata cinematografica organizzata da un progetto di “turismo collaborativo” e di narrazione partecipata della città (Piacere Milano) e dalla community di Instagram Italia.

«Sarà quasi tutto improvvisato, ci lasceremo guidare soprattutto dai luoghi che incontreremo e che ci ricorderanno i film» afferma Maurizio Porro, critico cinematografico del Corriere della Sera e direttore di Cultweek. 

Porro sarà oggi guida d'eccezione del percorso Gli altri miracoli (a Milano) insieme a Barbara Sorrentini, autrice e voce di Chassis, la trasmissione di cinema di Radio Popolare. Oltre ai due giornalisti, saranno presenti al tour il regista Luca Lucini (L'uomo perfetto) e il produttore Gianfilippo Pedote (La ragazza Carla).

Chi non ricorda l'attualissimo Rocco e i suoi fratelli di Visconti? L'arrivo in stazione dei protagonisti, le vetrine luccicanti di via Manzoni o le guglie del Duomo nel finale struggente con Alain Delon e Annie Girardot. Icone immortali. Chi non ha impressi nella memoria i clochard che volano via nel cielo di piazza Duomo a cavallo delle scope in Miracolo a Milano?

O, più tristemente, piazza Fontana nel recente Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana? «Qui hanno davvero ricreato la scena dell'esplosione della Banca dell'Agricoltura del 12 dicembre 1969.» racconta Barbara Sorrentini. «Hanno dovuto chiudere tutta la piazza con un telo scuro facendo spegnere le luci dei dintorni in modo da poter ricreare l'illuminazione e l'atmosfera di quel giorno buio. Una ricostruzione storica molto reale e inquietante di una ferita mai rimarginata del nostro Paese.».

Molti luoghi simbolo della città sono visibili anche nei film di Camerini degli anni '30 - Gli uomini, che mascalzoni..., I grandi magazzini – così come nei poliziotteschi anni Settanta.

«Milano ha fama di essere una città non rappresentata nel cinema» riprende Porro «ma non è così! Al di là del centro storico, è nelle zone periferiche e industriali che troviamo la sua identità, a partire dagli anni Sessanta in poi. È la metropoli in divenire che il cinema dovrebbe riprendere, da piazza Gae Aulenti a CityLife, quella dei panorami più tristi e omologati. Le zone più anonime come quelle riprese da Comencini, Risi o Monicelli.».

«I Navigli e le periferie di Milano possono raccontare grandi storie, come accade per le zone decentrate di New York o Berlino» aggiunge Sorrentini. E come dimostra efficacemente La ragazza Carla di Alberto Saibene, il film sorpresa MFF.

La passeggiata sarà l'occasione per ri-scoprire gli spazi legati alla memoria collettiva della città e creare un legame tra il mondo reale e quello della rappresentazione.

Si potrà seguire la narrazione dell’evento anche tramite social network come Twitter e Instagram attraverso l'hashtag #altrimiracoli.

L’appuntamento per la passeggiata cinematografica Gli altri miracoli (a Milano) è alle 11.00 in Piazza della Scala