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TRE DOMANDE AL DIRETTORE
di Francesco Emmola

Giampaolo Marzi consegna le parole d'ordine dell'edizione che apre i battenti domani: il festival è soprattutto territorio di sperimentazione

Qual è la parola chiave dell'edizione 2015 del Festival Mix?

La parola è “trasversalità”. Su alcuni temi nel mondo GLBT si verifica uno sganciamento tra il mondo dell'associazionismo, più interessato a un racconto di sé, e chi si dedica alla cultura. Il MIX risponde più alle esigenze dei cinefili che alle istanze rassicuranti molto in voga oggi. Il festival è territorio di sperimentazione anche perché il cinema, soprattutto quello indipendente capace di produrre bene con poco, è in trasformazione. 

Che cosa pensi del pronunciamento della Corte Suprema americana a favore dei matrimoni omosessuali? In Italia nei prossimi anni assisteremo a un cambiamento del genere?

È un fatto importantissimo che segna un cambiamento epocale e che in effetti è il risultato di anni di piccoli gesti e di piccole azioni fatte insieme nel tempo, in una dimensione di sinergia involontaria di mille realtà associative. Un movimento di liberazione che finalmente mette al centro la persona, la libertà e soprattutto l'amore. Nelle persone, anche in Italia, questo cambiamento è già accaduto. Tutti siamo cresciuti in una famiglia tradizionale orizzontale, abbiamo fratelli e sorelle, cugini e zie. L'idea che la famiglia possa essere solo una coppia che si è riprodotta, è una sovrastruttura ideologica demagogica. Che molti usano strumentalmente.

Perché venire al MIX? Soprattutto se non ci si è mai venuti.

Perché ci sono dei bellissimi film, perché c'è il progetto sound PRE-DELAY della Naba School of Sound and Design (PRE-DELAY /// WEB RADIO di NABA SOUND, ndr.), o per tante altre ragioni. “Il cinema è sogno ed è libertà”, come dice Sandra Milo, e la cultura è un dono. Ci si può iscrivere all'elenco dei biglietti gratuiti oppure semplicemente regalarsi una scoperta e qualcosa di nuovo. Il cinema, quando consiste nella condivisione di un buon film, resta sempre un'esperienza straordinaria da un punto di vista emotivo.