TRA PASSATO E FUTURO

TRA PASSATO E FUTURO
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La mostra fotografica Designing Africa 3.0 accompagnerà il Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina dal 3 al 10 aprile. Un lavoro collettivo che esplora la tradizione e la modernità del continente africano

 

La Casa del pane di Porta Venezia apre le porte per la nuova edizione del Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina che inaugura oggi con il film Ryuzo and the Seven Henchmen (Ryuzo e i sette compari) di Takeshi Kitano. Da ieri, però, e per tutta la durata del Festival, è possibile visitare Designing Africa 3.0, la mostra collettiva presentata dal LagosPhoto Festival e curata dal direttore e fondatore Azu Nwagbogu con Martina Olivetti, curatrice alla African Artists' Foundation.

Nel progetto sono coinvolti diversi artisti africani e non, una nuova generazione consapevole del fermento culturale presente nel continente africano. Un risveglio che sta dando vita a una inedita tradizione estetica in cui l'aspetto più ancestrale e quello più contemporaneo dell'Africa si incrociano e si proiettano insieme in una nuova visione futura.

 

Tra le salette della Casa del pane è possibile osservare i lavori in bianco e nero di Andile Buka, artista sudafricano che si focalizza sulle storie delle persone comuni. Il fotografo (autodidatta) è  presente alla mostra con il progetto Sartist Sports Project Pt 1e 2 che mette in luce gli atleti sudafricani, persone che hanno attraversato circostanze difficili e gli ultimi scampoli del colonialismo e dell'apartheid, quando lo sport era considerato “roba da bianchi”.

 

Shining, Thelma & Louise, American Beauty, Flashdance. Il cinema hollywoodiano e quello europeo sono al centro di [re-]Mixing Hollywood di Omar Victor Diop e Antoine Tempé. Senegalese il primo e franco-americano il secondo, i due fotografi (che vivono entrambi a Dakar) realizzano una serie di immagini ispirate ai grandi film della storia con alcune delle più importanti personalità della scena culturale di Dakar e Abidjan. Il cinema, come forma d'arte universale che trascende la barriere, siano geografiche o culturali, ha influenzato intere società e le città africane non sono state lasciate fuori da questa ondata pop iconografica.

 

Non manca poi la fashion photography. Colori virati al viola/rosso, fiori e piante che diventano una cornice ideale dei modelli ritratti in Infra-red Fashion da Mehdi Sefrioui, fotografo d'origine marocchina ma residente a Parigi secondo il quale la fotografia di moda va al di là della pura estetica e bellezza, riflette la visione dell'artista, diventa veicolo per l'immaginazione ed espressione del mondo.

 

Questi sono solo alcuni dei nomi che compongono la mostra collettiva che fa parte del LagosPhoto Festival, il primo evento internazionale dedicato alle arti visuali in Nigeria con lo scopo di diventare un riferimento nel mondo dell'educazione all'arte e alla fotografia contemporanea in Africa. Una dimostrazione della vitalità culturale che si respira in quel Paese e che unisce artisti locali e internazionali nella creazione di un design e di un'estetica contemporanea, ma legata alle tradizioni più arcaiche.

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