ESSERE DONNE

ESSERE DONNE
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La critica (non) è donna? Questa domanda lanciata un po' come una provocazione qualche tempo fa da una rivista specializzata potrebbe estendersi a molte professioni nel cinema e non solo. E questo vale in Italia come nel resto mondo. Che la cinefilia sia una prerogativa da uomini è un dato di fatto - ricordate il Nick Hornby di Alta fedeltà? Lì era la musica, la collezione dei dischi ma l'attitudine è abbastanza simile. Basta guardare le redazioni "storiche" di riviste come i Cahiers du cinema, ai tempi di firme come Serge Daney troviamo solo Sylvie Pierre, e oggi non è molto diverso.
Se ci spostiamo dall'altra parte le registe sono tante, girano film - spesso con il doppio della fatica e la metà del budget - ma ad esempio tra i direttori della fotografia le donne sono pochissime - in Francia ad esempio Caroline Champetier. Nessuna lamentela per carità, solo constatazioni.
Eppure l'immaginario delle donne ha un suo specifico, non è questione di "gender", non solo almeno, ma di esperienza, di sensibilità messe alla prova, di scommesse.
Ci piacerebbe per questo trasformare Sguardi Altrove, un festival che di questa "differenza" fa il suo centro di riflessione, nell'occasione per investigare il femminile nel cinema oggi. E dare voce alle esperienze di chi lo pratica da  diverse posizioni, ruoli, responsabilità. Siamo sicuri che scopriremo molte cose insieme. Ma è il bello di questa avventura.

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