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IL RAP SPIEGATO AI BIANCHI
di Luca Barnabé

Stasera al Barrio’s è possibile rivedere uno dei film più interessanti di MFF 2015: Fresh Dressed di Sacha Jenkins, ritratto ritmatissimo e sgargiante della cultura hip-hop dagli anni Ottanta a oggi

«Essere fresh è più importante che avere soldi…». A parlare è Kanye West, uno dei rapper più influenti della storia del genere hip-hop (suo il seminale The College Dropout). 

Per fresh, termine del linguaggio di strada nato negli anni Ottanta, s’intende “fresco”, originale, libero, sexy, sinonimo dell’ormai abusato “cool”.

Fresh Dressed di Sacha Jenkins è un documentario che alterna frammenti Eighties e interviste realizzate ad hoc, oggi, proprio sull’essere, vestire e sentire “fresh”. È un incontro tra “culture” (volutamente al plurale) rap in mutazione e differenti, alla ricerca di una libertà di suono e di vestire.

Il vintage si alterna al ritmo del contemporaneo, sfasando e spiazzando la percezione di chi guarda.

Jenkins racconta attraverso la musica e le parole di tante star - da Kanye West, appunto, a Nas, passando per Pharrell Williams - la moda, lo stile, lo slang afroamericano di ieri e di oggi, un universo capace di segnare l’immaginario, la cultura di strada e quella popolare di tutto il mondo.

Dopo i libri Can’t Stop Won’t Stop e Signifying Rappers e il film 8 Mile, ecco un nuovo must per tutti gli aficionados di hip-hop: un documentario capace di mettere a fuoco in maniera interessante ed efficace il passaggio da linguaggio e musica rap anni Ottanta fino a quelli di oggi.

Fresh Dressed di Sacha Jenkins, venerdì 18, ore 21, al Barrio's