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ATTIVISMO NECESSARIO
di Zelia Zbogar

Il focus Omofobia e rifugiati affronta il tema dei diritti LGBT nel mondo attraverso un dibattito e due documentari: Born this way e The Abominable Crime

La Pride week è alle porte, il passaggio di testimone tra il Mix e la kermesse di Porta Venezia avverrà stasera dopo le premiazioni del festival, e a Milano la bandiera arcobaleno continua la sua danza. Fin qui tutto bene. Ma ci sono realtà dove iniziative come queste restano sogni irrealizzabili: sono circa 76 i paesi in cui essere omosessuali è considerato un crimine. Oggi alle19 in programma un dibattito incentrato sul tema Omofobia e rifugiati in cui interverranno l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, e il presidente Cig Arcigay Milano, Marco Mori. Mediatrice dell'incontro Eleonora Dell'Ovo, giornalista di Radio Popolare.

L'iniziativa prevede la proiezione di estratti da i due documentari: Born this way di Shaun Kadlec e Deb Tullmann, e The Abominable Crime di Micah Fink. Entrambi affrontano il tema dell'intolleranza attraverso la raccolta di testimonianze dirette di attivisti per i diritti civili e di comuni cittadini, perseguiti e minacciati da leggi e società omofobe.

Born this way è ambientato in Camerun e si avvale della collaborazione di Yves Yomb, direttore del centro di accoglienza e supporto psicologico per persone LGBT, Alternatives Cameroun, santuario in equilibrio precario, già più volte attaccato da estremisti. Afferma Yomb: «Il governo promuove l'idea che l'omosessualità sia stata importata dall'Occidente e la maggior parte della popolazione crede che sia una forma di possessione o una malattia contagiosa». I registi sono entrati nel paese con visti turistici e hanno girato in incognito con mezzi di fortuna - in Camerun è illegale effettuare riprese senza il permesso governativo. Il risultato è un ritratto poetico della quotidianità.

The Abominable Crime, prodotto in collaborazione con il Pulitzer Center of Crisis Reporting, invece, documenta l'impatto sociale e psicologico della discriminazione sessuale in Giamaica, dove la crisi ha assunto la forma di una diaspora. Il regista ha seguito per quattro anni cinque esuli nel loro viaggio attraverso altrettanti Paesi, anime in fuga in cerca di asilo. Il documentario indaga nel piccolo dell'esperienza personale per arrivare a tracciare una dimensione collettiva.

Extramartemix, Lunedì 23, ore 19.00, Scatola Magica