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Una retrospettiva e l’ultimo lavoro del collettivo ZAPRUDER vengono presentati oggi allo Spazio Oberdan

 

Il Milano Film Festival omaggia oggi con una retrospettiva il lavoro di ZAPRUDERfilmmakersgroup collettivo formato da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti. Partendo dal lavoro di collaborazione con gruppi teatrali di ricerca, ZAPRUDER ha trovato, all'inizio degli anni duemila, un linguaggio visivo fresco e inedito. I loro film sono oggetti duttili che diventano di volta in volta opere installative, perfomance live o film per il cinema. Speak in Tongues è il titolo del loro ultimo film che sarà proiettato insieme ad altri tre titoli nella sezione Outsiders – Italia  oggi alle 19 presso lo Spazio Oberdan. 

Al filosofo francese Georges Bataille è dedicato il primo film DAIMON XXX (TRENTE), uno di quattro episodi della sua biografia fatto di brevi tableuax vivants in rilievo grazie alla stereoscopia. 

PLETORA. IL DONO, è anch'esso un anaglifo in formato verticale dove viene messa in scena l'attesa di un soldato imprigionato in un ritorno ciclico del tempo.

Con JOULE riappare il formato rettangolare e all'immagine piatta per un catalogo di momenti di produzione di calore ed entropia: performance fisiche che si concludono in un'unica inquadratura. 

SPEAK IN TONGUES comincia all'interno del Panorama Raclawicka, monumentale dipinto circolare ospitato nell'omonima città polacca. Il titolo dell'opera suggerisce uno smarrimento linguistico, come si fosse posseduti da uno spirito o dal linguaggio stesso. È questa la condizione migliore per guardare i lavori di ZAPRUDER, una dimensione dionisiaca della visione in cui si lascia il senso e ci si abbandona  all'immagine. 

 

Look Through the Window, Omaggio a ZAPRUDERfilmmakersgroup, stasera, ore 19.00, Spazio Oberdan

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