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LO SPORT IN ALTA DEFINIZIONE
di Roberta Gialotti

Non solo sport, cinema e televisione. Durante il festival FICTS la tecnologia sarà al centro della scena. Un nuovo standard per la risoluzione della televisione digitale, del cinema e della computer grafica verrà utilizzato per la proiezione di Roma 1960: la grande olimpiade, il documentario restaurato dall' International Olympic Commettee in occasione del 100° anniversario della nascita del CONI.

Immagini fotografiche e televisive accompagnano invece lo spettatore nella mostra State of Grace, concepita come un percorso che si snoda tra i momenti che hanno reso gli eventi sportivi popolari e spettacolari.

Se storicamente l'immagine cinematografica è fortemente selettiva, rispetto a ciò che l'occhio umano percepisce della realtà, e quindi ricca di significato, quella televisiva è in prevalenza informativa. Negli ultimi anni, però, si è assistito a un'ibridazione dei due mezzi espressivi. La televisione ha raggiunto livelli qualitativi e formali assimilabili a quelli del grande schermo: immagini sempre più coinvolgenti e ricche di nuovi contenuti estetici ci accompagnano oramai ogni giorno, a ogni ora.

Questa onnipresenza dell'immagine elettronica in alta definizione non solo tende a doppiare il mondo e il reale, ma tende anche a modificare le abitudini del nostro sguardo. Lo sport e il progresso si inseriscono in questo discorso a gamba tesa. Infatti, l'evoluzione tecnologica ha mutato la nostra percezione degli eventi sportivi e ha inoltre il merito di rendere l'esperienza visiva sempre più sensoriale e totalizzante.