KUNG FUSION

KUNG FUSION
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Il più hollywoodiano dei registi cinesi e il più cinese dei registi hollywoodiani.

Così si potrebbe riassumere in breve la lunga carriera di Chen Kaige - tra la madrepatria e gli USA – cineasta della cosiddetta “quinta generazione” di autori cresciuti all’Istituto Nazionale di Pechino dopo la rivoluzione culturale. Ha costruito nel tempo un cinema ricco di mezzi espressivi al servizio di storie spesso sentimentali, capace di imprimere identità e radici cinesi al “genere” (anche per format e respiro epico) da grande Hollywood: da Addio mia concubina (Palma d’oro a Cannes nel ‘93) a Together With You, passando per Le tentazioni della luna.

Nella sua opera non è mancata una critica al regime o, quanto meno, la presenza di elementi sgraditi al Potere (l’alcolismo nel film d’esordio, Terra gialla). Allo stesso tempo i film americani non hanno avuto altrettanta potenza di quelli girati “in casa” (di Killing Me Softly ricordiamo quasi solo il titolo).

Ieri in un affollato incontro al Film Center del festival (realizzato con l’Istituto Confucio)  è stato raccontato e messo a fuoco il suo cinema attraverso le immagini, le suggestioni, le storie che lo hanno composto nell’arco di oltre trent’anni di carriera.

Oggi viene presentato - in anteprima europea – il nuovo film di Chen Kaige, uno dei suoi più interessanti e suggestivi: Monk Comes Down the Mountain, tratto dal romanzo storico di Xu Haofeng.

Racconta la storia del giovane He Anxia che scende dalla montagna e dal monastero taoista, su invito del maestro di kung fu, Peng, perché: «se non vai via, non troverai mai la via di casa».

Si tratta di un opera sontuosa e imponente che mescola vari registri (alcuni inediti in Chen): wuxia (ovvero il “cappa e spada” asiatico), umorismo e mélò.

Coreografie mozzafiato si alternano a guizzi comici (non a caso compare anche il figlio di Jackie Chan, non accreditato per ragioni sgradite al Governo) e venature sentimentali.

Chen ha l’abilità tutta orientale di tessere elementi semplici, efficaci ed essenziali (su tutti i dialoghi del maestro) e complessità visiva di una potenza fuori dall’ordinario: il dolly dei titoli di testa sulla città toglie letteralmente il fiato.

 

Monk Comes Down the Mountain di Chen Kaige, mer 6 aprile, ore 19.00, Auditorium San Fedele e dom 10 aprile, ore 21.30, Cinema Palestrina

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