ARTISTI IN CITTÀ <br>JOAN JONAS. LIGHT TIME TALES

ARTISTI IN CITTÀ
JOAN JONAS. LIGHT TIME TALES

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In mostra all'Hangar Bicocca la più grande personale italiana dedicata all'artista americana. Un'antologia del percorso artistico di una delle più influenti performer dell'arte contemporanea dagli anni '60 ad oggi

 

Camice bianco, capello corto un po’ spettinato, Joan Jonas si appresta a operare sul reale con gesti precisi anche quando sembrano casuali come nel momento del disegno. La sua mano, che vediamo proiettata su una delle pareti, traccia linee bianche di gesso in sovrapposizione all’immagine di paesaggi naturali. L’udito accompagna la vista in questa esperienza di arte al confine con la rappresentazione teatrale.

 

La musica, suonata dal musicista jazz Jason Moran, commenta l’azione. Il ritmo rallenta, accelera, scandisce il tempo e lo rende materia; un attimo dopo sembra rincorrere i movimenti dell’artista. L’elemento naturale è una costante sullo sfondo e con esso Jonas interagisce fino a una fusione nel momento in cui si mimetizza tra luci e colori dei paesaggi proiettati. Suono di campanelle, una voce narrante, carta stropicciata. 

 

Reanimation, è una narrazione che utilizza strumenti appartenenti a diverse specie dell’arte. Poesia, musica, disegno, teatro e video si intrecciano in uno scenario onirico in cui trova spazio la dimensione corporea. La performance si è svolta 21 ottobre all’Hangar Bicocca, nell’ambito della personale Light Time Tales, la più grande che sia mai stata dedicata all’artista, in Italia.

 

La mostra, che è un’antologia del percorso artistico di una delle pioniere nell’uso del video accanto alla performance, presenta una selezione di dieci installazioni e nove video monocanale. A cominciare da lavori storici come Mirage, Songdelay, Wind, realizzati in quegli anni di fermento e contestazione, fino a quelli figli di un’epoca recente quali Double Lunar Rabbits e Beautiful Dog.

 

Le opere sono disposte come fossero sculture luminose, immerse nel buio dello spazio post industriale dell’Hangar. Pare un’immersione in acque profonde. Lo sguardo fatica a distinguere le forme solo per il tempo di abituarsi all’oscurità e si respira la magia di miti ancestrali e non solo.

 

Light Time Tales rimarrà allestita fino all’1 febbraio 2015, un’occasione, che sarebbe un peccato perdere, per conoscere l’arte di Joan Jonas, che rappresenterà gli Stati Uniti alla 56° edizione della Biennale di Venezia (maggio 2015).

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