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AMORI E FANTASMI DI FASSBINDER
di Francesco Emmola

Fassbinder – To Love Without Demands di Christian Braad Thomsen aprirà domani la sezione Outsiders della XX edizione MFF: un ritratto inquieto di uno dei massimi esponenti del nuovo cinema tedesco

«Ho incontrato Rainer Werner Fassbinder per la prima volta al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 1969 quando il suo debutto L'Amore è più freddo della morte  fu spietatamente fischiato dal pubblico». È con queste parole che si apre il documentario Fassbinder - To Love Without Demands del regista e storico del cinema svedese Christian Braad Thomsen. 

Scomparso prematuramente all'età di 37 anni Fassbinder è una delle figure più controverse e provocatorie del cinema europeo: autore teatrale, attore, regista, produttore, scrittore e intellettuale mai conciliato. In Fassbinder è impossibile scindere la sofferta biografia dalla  personalissima poetica, tanto che molti fantasmi del passato irrompono prepotentemente nel suo cinema trovandovi ampio spazio. Eccessi, nevrosi, senso di frustrazione, rigurgiti antiborghesi, una concezione a tratti morbosa della sessualità, un senso di lacerante sconfitta e di simpatia verso gli emarginati e le donne, sono alcuni degli elementi che ricorrono, tanto nella sua vita quotidiana quanto nella  produzione.

L'attualità è un'altra componente che emerge con violenza nella sterminata mole di materiali d'archivio selezionati con cura estrema e quasi ossessiva da Thomsen. Fassbinder ritorna con la sua voce  in veste di commentatore di una Germania post-bellica che oscilla tra autoritarismo, corruzione del potere e le sirene di un terrorismo, come quello della RAF, capace solo di rafforzarne gli strutturali automatismi.  

L'intuizione e la scommessa vincente di Thomsen diventa allora quella di puntare a una destrutturazione della linearità del racconto, tipica del bio-doc, privilegiando piuttosto una narrazione intima, rivelatrice delle mille sfaccettature di un'artista eclettico e straordinariamente prolifico (quasi 60 i titoli che fanno parte della sua filmografia). Il film è strutturato attraverso 7 capitoli che toccano altrettanti aspetti psicologici dell'autore.

Distribuito in Italia grazie al Milano Film Network il film entrerà prossimante nella programmazione di Sky Arte HD. Il regista Christian Braad Thomsen sarà invece presente lungo tutto l'arco del MFF in qualità di presidente della giuria.

Non mancano preziosi materiali inediti come l’intervista in una camera d’hotel a Cannes nel 1978 tra Fassbinder, fisicamente provato con tanto di whisky in mano, e Thomsen in veste di confessore (o analista) in un flusso di parole che spiazza per la sua autentica sincerità.

Fassbinder – To Love Without Demands di Christian Braad Thomsen, The Outsiders, ven 11 ore 16:30 Spazio Oberdan, mar 15 ore 22:00 MIMAT, ven 18 ore 21:00 Spazio Oberdan