MUSICA IN IMMAGINI

MUSICA IN IMMAGINI
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Concerto di pause, elogio della riproducibilità tecnica o strumento onirico, la musica è la protagonista di tre storie in Concorso Prospettive: Dreamachine, Concerto metafisico e UPM - Unità di produzione musicale

 

È possibile imbrigliare la musica in un processo produttivo industriale che la regoli oltre la razionalità che accompagna ispirazione e creazione? È possibile affidare al caso la composizione e l'esecuzione di un brano? 

Non c'è una risposta certa e definitiva a queste domande e trovarla non è sicuramente lo scopo dell'Unità di produzione musicale, fabbrica che vuole solo assicurarsi che i suoi dipendenti, 72 musicisti con formazione ed esperienze diverse, abbiano un prodotto da consegnare alla fine della giornata lavorativa. Otto ore rigidamente programmate in cui gli “operai della musica” devono scrivere ed eseguire a turno delle partiture senza alcun vincolo.

 

La performance documentaria a tratti distopica, che UPM - Unità di produzione musicale mette in scena, lascia lo spettatore libero di fare le sue considerazioni, allo stesso modo in cui sorgono dubbi e nascono dialoghi spontanei tra gli operai - musicisti veri - liberi di produrre ciò che vogliono, ma inizialmente vincolati dal non sapere cosa faranno i colleghi. Come se nell'assenza di regole risiedesse la differenza tra un’accozzaglia di onde sonore e una vera creazione artistica, per quanto fuori dagli schemi.

La chiave per uscire dal caos, allora, è il silenzio, che caratterizza anche i cortometraggi Dreamachine e Concerto metafisico, in concorso nella sezione Prospettive. 

 

Nel primo l'autrice, Alessandra Caccia, trae spunto dalla risonanza magnetica, esperienza che può generare ansia nell’attesa e nel momento in cui viene vissuta. La tensione acuisce i sensi e in particolare l'udito e i rumori generati dalla macchina che ci esamina possono condurci in uno stato di semi-incoscienza, trasformando un'esperienza spiacevole in un film visionario. Un flusso di ricordi e immaginazione visiva e sonora, interrotta solo da quella macchina che può svegliarci dal sogno o spingerci in un incubo.

 

Concerto metafisico, invece, contempla il silenzio e gli esterni di una città apparentemente vuota, quando tutti sono andati a dormire e solo i gorgheggi di un neonato inseguono i suoni fino al termine della notte. Un concerto metafisico che fa del silenzio il proprio - fisico - direttore d'orchestra. Geometrie e luci, vagiti, brusio di vento e luci al neon. 

Puro cinema esperienziale di forme e gemiti lontani.

 

Concerto Metafisico di Ilaria Pezone verrà proiettato insieme a Entrelazado di Riccardo Giacconi e Solo di Gaia Ciani, Concorso Prospettive, giov 3 dicembre, ore 17.15, Spazio Oberdan, alla presenza degli autori

 

Dreamachine di Alessandra Caccia e UPM-Unità di produzione musicale di Elvio Manuzzi, Pietro De Tilla e Tommaso Perfetti, Concorso Prospettive, giov 3 dicembre, ore 21.00, Arcobaleno Film Center Sala 1, alla presenza degli autori

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