SOVVERTIRE L'ORDINE DEL DISCORSO. DOLCEMENTE

SOVVERTIRE L'ORDINE DEL DISCORSO. DOLCEMENTE
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Il Mix non è un festival come gli altri. Basta passarci una sera per capire come l'interesse culturale sia strettamente connesso con le istanze comunitarie e per scoprire come l'impegno civile e politico possano convivere perfettamente con il divertimento e l'esibizione consapevole di frivolezza. Neppure la conferenza stampa del Mix è come le altre. A volte in ritardo, quest'anno in anticipo, inizia subito a sfidare le regole della normalità e prosegue in un crescendo di trasgressioni molto divertenti. L'assessore Filippo Del Corno sta al gioco e, dall'anno in cui esordì con «non mi è mai capitato di arrivare prima del direttore», ha assunto l'anomalo ruolo di coordinatore, mettendosi al servizio del festival e passando diligentemente, e ironicamente, la parola a colleghi – quest'anno Pierfrancesco Majorino – rappresentanti di associazioni e istituzioni, giornalisti – lo scorso anno toccò a Cristina Piccino la  presentazione del programma - e, infine, allo stesso Giampaolo Marzi, che si incarica semplicemente di tirare le conclusioni dei discorsi fino a quel momento sulla scena. 

Per chi vuole mettere in discussione la rocciosa tradizione del patriarcato e le rancorose rivendicazioni dei neofamilisti, non c'è niente di meglio che sovvertire dolcemente l'ordine del discorso. Dei film, dei libri e delle conferenze stampa.

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